Vedete scritto su un listino prezzi «tipografia del Genio Civile» cosa pensate? Che il genio Civile, un organo dello Stato, abbia stabilito quei prezzi! Parliamo del SuperBonus al 110%: soltanto nello scorso mese di dicembre lo Stato ha autorizzato 110 milioni di euro al giorno di credito fiscale agli italiani per migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni. 30,2  miliardi in tre anni – Dal 1° luglio 2020 sono stati spesi 16,2 miliardi, e sono previsti investimenti per altri 14 fino al giugno del 2023, quando l’operazione dovrebbe scadere. In media ogni condominio che ha eseguito i lavori ha investito 540 mila euro, ogni casa individuale oltre 110 mila. Un incentivo imperdibile per rinnovare il vetusto parco immobiliare nazione e renderlo più ecologico. E una boccata ossigeno per produttori, imprese e progettisti. (…)

Il privato che si chiama Genio Civile – Il Genio Civile non esiste più dal 1972, anno in cui questa struttura del Regno – creata da Vittorio Emanuele I a inizio Ottocento per monitorare i lavori pubblici – si è dissolta. La Dei, che con Genio non ha mai avuto nulla a che fare, è una società privata con undici dipendenti e sede a Roma. Settan­tanni fa il suo fondatore, il signor Bartoli, ebbe l’idea – lui sì geniale – di mettere nome e marchio del Genio Civile nella ragione so­ciale per vendere meglio i suoi prezziari e manuali per l’edilizia. (…)

Come si determina un prezzo – Secondo Luca Bertoni, presidente del Colle­gio degli ingegneri di Lodi, i listini Dei non espongono prezzi spropositati per le singole voci, ma è la loro struttura che permette di alzare i prezzi quando si redige un preventi­vo. Per esempio: «In zona climatica “E” un serramento può costare 650/750 euro al metro. Io ho visto capitolati basati sul listino Dei che calcolavano anche 2.500 euro al me­tro. Ci si arriva applicando alla lettera delle singole voci super dettagliate, inserendo se­paratamente le ore di posa in opera e così via». Il listino Dei è autorizzato dallo Stato, e lo Stato non può contestare il prezzo finale che va a rimborsare. La legge in origine ipo­tizzava una procedura diversa per calmiera­re i costi: stabilire un prezzo massimo (ad esempio 1.000 euro al metro per i serramen­ti) e lasciare l’eventuale spesa in eccesso a carico del contribuente. Vuoi isolare casa con 120 metri quadri di cappotto termico? Ti rimborso al massimo tot euro al metro qua­dro, in base alle misure certificate dal pro­gettista. Nessuno in questo modo avrebbe bisogno di gonfiare i prezzi. I massimali pe­rò non sono stati messi in pratica. (…)

I professionisti ringrazianoI costi sono diversi da Regione a regione e da provincia a provincia. Se in Lombardia i prezziari delle Camere di Commercio sono (oltre che gratuiti) anche impeccabili, nel centro sud la storia cambia. Francesco Trio- Io, ex presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, spiega: «Il prezzario della Regio­ne Sicilia contiene pochissime voci, mentre quello Dei comprende ogni possibile varian­te e nel momento in cui lo adotti sai che lo Stato non avrà nulla da obbiettare. In un mercato sano, ai prezzari si applica sempre lo sconto, ma se l’Agenzia delle Entrate rim­borsa prezzi più alti della media nessuno ha interesse a chiederlo». I professionisti – che col superbonus incassano parcelle di pro­gettazione più alte ringraziano. (…)

Regalati già due miliardi – Nessuno è interessato a potenziare gli uffici tecnici pubblici locali che pure avrebbero competenza e risorse per far da garanti. Qualche professionista calcola almeno nel 10% la spesa in eccesso da parte dello Stato dovuta a un meccanismo di calcolo non cal­mierato. Sui 16 miliardi già spesi, se ne sa­rebbero già risparmiati due. Due mesi fa il Ministro della transizione ecologica ha ri­portato i conti al governo: «Stiamo pagando il doppio dei valori europei perché non c’è contrattazione sui prezzi».

Per ridurre i co­sti, la nuova legge finanziaria ha modificato la normativa: per essere congrue le spese dovranno adeguarsi «ai valori massimi sta­biliti con decreto del Ministro della transi­zione ecologica da emanarsi entro il 9 feb­braio 2022».

Il Mite ha dunque tre settimane di tempo per stabilire un tetto di spesa per ogni singola voce di intervento, dai cappotti termici alla manodopera, alle spese di pro­gettazione. L’impresa è dura: i produttori di materie prime, le imprese costruttrici, e la maggior parte dei progettisti sono già sul piede di guerra. Il defunto Genio Civile non può controllarli, lo Stato pare non essersi ac­corto del decesso e i prezzi del Tariffario Dei che portano ancora il suo nome fanno davvero comodo a tutti.

Per leggere tutto quanto ha detto Milena Gabanelli nella puntata di Dataroom, su La 7, di Lunedì 17 gennaio 2022 aprire l’alleggato

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