Due appelli sono stati pubblicati in questi giorni, per iniziativa di accademici e giuristi, per richiamare e affermare i valori etici della Politica e non solo far riferimento alle norme legislative. Il primo riguarda la candidatura a Presidente della Repubblica di Silvio Berlusconi, proposta dal centro-destra. Le leggi formalmente lo consentono ma non così la decenza politica. Il secondo appello riguarda la disinvoltura con la quale Matteo Renzi gestisce la sua rappresentanza parlamentare e i suoi affari anche ricevendo compensi da altri stati, pertanto si sollecita un intervento della Presidente del Senato affinché Renzi scelga se fare il senatore o il consulente retribuito per un’agenzia statale dell’Arabia Saudita.

Il primo appello-  “Berlusconi al Quirinale un’offesa alla dignità della Repubblica” – La Fondazione Basso ha promosso, il 17 gennaio, un appello (redatto da Lugi Ferrajoli, Gaetano Azzariti e Franco Ippolito), rivolto ai grandi elettori, sulla candidatura di Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica. Il testo è stato già sottoscritto da tre ex presidenti della Corte costituzionale (Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky, Gaetano Silvestri), da molti autorevoli giuristi e costituzionalisti (tra cui Roberto Bin, Paolo Caretti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, Riccardo Guastini, Francesco Pallante, Roberto Romboli, Massimo Villone, Mauro Volpi, Vladimiro Zagrebelsky, Roberto Zaccaria), da  filosofi della politica (tra cui Giacomo Marramao, Marco Revelli, Nadia Urbinati), da personalità della cultura (tra cui Dacia Maraini, Carlo Ginzburg). Ecco il testo pubblicato su Il Manifesto del 18-1-22 .

Considerazioni per gli elettori del Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica deve essere espressione dell’«unità nazionale», come richiede l’articolo 87, 1° comma della Costituzione. È garante di questa Costituzione e deve assicurare fedeltà ad essa come impone l’articolo 91.

L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, come è preteso dall’articolo 84, 2° comma. Egli presiede il Consiglio Superiore della Magistratura a garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine della magistratura da qualsiasi altro potere, come è scritto negli articoli 87 e 104.

Silvio Berlusconi, protagonista di uno scontro che per lunghi anni ha diviso il nostro Paese, già esponente della loggia P2 che aveva come fine l’instaurazione in Italia di un’altra Repubblica, titolare tuttora di un vistoso conflitto di interessi, condannato per gravi reati, prosciolto per prescrizione da delitti di corruzione e tuttora imputato in procedimenti penali, non ha i requisiti per poter svolgere le funzioni di Capo dello Stato. Riteniamo pertanto un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto

Il secondo appello – Matteo Renzi  scelga tra Senato e Arabia Saudita. «Incombe al Senato il diritto e il dovere di imporre al senatore Matteo Renzi la scelta tra la sua appartenenza al Senato medesimo o ad organismi promozionali di altri Stati a cui, per sua ammissione, pure appartiene». Lo scrivono in una lettera aperta alla Presidente del Senato, Maria Alberti Casellati, un gruppo di accademici, giuristi ed intellettuali  in merito alle relazioni tra il leader di Italia dei Valori  e l’Arabia Saudita. Renzi ha ricoperto il ruolo di conferenziere diventando anche membro del Future Investment Initiative, la fondazione del principe ereditario Mohammad bin Salman. Così su La Stampa del 16-1-2022

Ecco il testo pubblicato sul sito del La Stampa il 15 Gennaio 2022  

«Gentile Presidente, incombe al Senato che Ella presiede, il diritto e il dovere di imporre al senatore Matteo Renzi la scelta tra la sua appartenenza al Senato medesimo o ad organismi promozionali di altri stati a cui, per sua ammissione, pure appartiene». Comincia così la lettera aperta alla presidente Casellati scritta da un gruppo di costituzionalisti, giuristi, magistrati, ambasciatori, accademici, filosofi, docenti universitari e intellettuali italiani.  «Non occorre alcuna nuova legge e nemmeno apposito regolamento parlamentare -si legge nel documento- perché egli sia tenuto a ottemperare a tale obbligo. Esso si evince dall’art. 67 della Costituzione, secondo cui ‘ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione’, e dall’art. 54 che statuisce che ‘I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore’. Nemmeno le procedure giudiziarie che lo riguardano, come la natura dei governi al cui servizio egli si è posto, aggiungono o tolgono alcunché a tale obbligo, che evidentemente esclude ogni doppia appartenenza».

«È da osservare -si prosegue nella lettera- che diversi uomini di governo di altri stati -ad esempio, Tony Blair e Gerhard Schroeder- hanno assunto incarichi analoghi, ma sempre successivamente alla scadenza dei loro mandati parlamentari e di governo. Ne deriva che il perdurare dell’attuale posizione del senatore Renzi costituirebbe un precedente negativo per tutti gli stati democratici, che si rifletterebbe sul rispetto anche internazionale, che merita il Senato della Repubblica italiana. Tanto più negativo in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica che richiede a ciascun parlamentare decisioni in rappresentanza e a servizio di una e una sola Nazione».

Tra i primi firmatari del documento: Gian Giacomo Migone, Luigi Ferrajoli, Tana de Zulueta, Nadia Urbinati, Francesco Pallante, Anna Falcone, Marco Revelli, Tomaso Montanari, Domenico Gallo, Alfiero Grandi, Mario Bova, Alberto Bradanini, Alfonso Di Giovine, Stefano Bonaga, Livio Pepino, Silvia Manderino.(…) https://www.lastampa.it/politica/2022/01/15/news/senato_lettera_aperta_di_giuristi_e_accademici_alla_casellati_renzi_scelga_se_appartenere_al_parlamento_-2828513/  

vedi anche  per saperne di più https://chng.it/WzGG49HdbH https://criticaliberale.it/category/un-saudita-al-senato/

In allegato un articolo correlato di Carlo Cottarelli, pubblicato nel 2021, nel quale fa il punto sulla grave carenza della nostra legislazione in merito ai conflitti di interessi in politica e per i parlamentari che hanno meno vincoli di un dipendente pubblico o di un ministro.

Infine per rammentare un pò della storia politica di Silvio Berlusconi … sperando che un riso dissolva la preoccupazione per la sua candidaura… abbiamo trovato questa divertente satira di Sergio Giuffrida, un video di circa 4 minuti https://fb.watch/aAoRQ5831v/

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