Il senso critico e il pluralismo sono lievito per la democrazia partecipata, per una cultura antagonista al dominio della finanza sull’economia reale, per perseguire un nuovo ordinamento economico. Per una società solidale, fondata sull’eguaglianza dei diritti mai disgiunti dai doveri, serve una democrazia partecipata a livello popolare, un sindacato che ridia “un volto e un’anima alle tessere”, una rappresentanza radicata e determinata a misurarsi con le innovazioni; una rete attiva di cittadinanza nel territorio e nelle periferie capace di dialogare e di dare risposte agli interrogativi di sguardi che già parlano, di percepire la realtà anche con gli occhi degli ultimi, dei tanti lavoratori invisibili e precari. Per essere protagonisti nelle scelte, non spettatori tifosi. Per nuove frontiere di solidarietà.

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Partecipare o collaborare?

La proposta di legge popolare in materia di partecipazione promossa dalla CISL, approvata dalla Camera dei deputati lo scorso 26 febbraio 2025 è ora all’esame del Senato. E’ finalizzata a dare attuazione all’articolo 46 Costituzione,…

“Cose” rare e critiche

A fine Aprile è stato sottoscritto l’accordo tra Usa e Ucraina per lo sfruttamento dei materiali critici presenti nel sottosuolo ucraino, molti di essi si trovano nelle aree del Donbass. E’ un accordo che è stato preceduto da forti polemiche…

Prima votiamo e poi…

Gli inviti a disertare le urne da parte di chi governa, da rappresentanti di corpi intermedi, risuonano stonati perché si allontanano dai principi costituzionali incentivando l’astensionismo, un tarlo della partecipazione. L'esercizio del…

Un Occidente tramonta…

Franco Chittolina in "Un Occidente tramonta, nuovi Occidenti si preparano" pubblica sul sito www.apiceuropa.eu un articolo assai lontano dalla retorica ingannevole delle campagne propagandistiche sui cosidetti "conflitti o scontri di civiltà"…

Fratello del mondo

Un fiume in piena di articoli, molto discrettivi, in morte di Papa Francesco. Difficile scegliere. Molti sepolcri imbiancati o peggio, Molte anche le "penne" coerenti con il proprio pensiero e le azioni. Ci ha stupito la mole di articoli che…

Festa di liberazione e repubblicana

«Era il 22 aprile del 1946, quando il governo provvisorio dell'Italia liberata, sotto la presidenza del consiglio di Alcide De Gasperi, stabilì con Regio decreto l'istituzione della Festa nazionale del 25 aprile, il giorno della Liberazione,…