Aprire lo zoom
Il Presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, rilascia a Ferragosto una articolata intervista a Massimo Giannini, con valutazioni e proposte su un’ampia gamma di materie, con particolare attenzione al contrasto al Covid, alla salvaguardia dell’occupazione e alle politiche attive del lavoro, al reddito di cittadinanza da correggere, alla ius soli. Risollecita il confronto con il sindacato confederale, a cui riserva anche la stoccata polemica di fare un po’ il “Ponzio Pilato” a proposito del Green Pass, rinviando l’intera questione al Parlamento e al Governo. E’ un’intervista che apre lo zoom, a ampio raggio, con indicazioni di possibili percorsi e obiettivi da conquistare con il confronto e il convergere unitario.
E’ un’intervista convincente, molto di più di quelle rilasciate negli ultimi tempi dai segretari generali della Cgil, Cisl, Uil che – a nostro avviso – nascondo nei loro toni declamatori l’assenza di una strategia unitaria e la non volontà di definirla superando le diversità non secondarie esistenti tra le singole organizzazioni proprio sui temi affrontati nell’intervista del Presidente di Confindustria. Di certo è evidente che le tre Confederazioni ricercano più il confronto con il Governo anziché, su determinate materie come le politiche attive per il lavoro e la riforma degli ammortizzatori, quello del confronto con la Confindustria per conseguire protocolli unitari ben utili per orientere i relativi provvedimenti legislativi che tali materie richiedono.
Succede raramente, ma in questa occasione succede – pur essendo iscritti al sindacato da lunga data – di sentirsi più vicini ai ragionamenti del leader di Confindustria e non già ai segretari confederali dei principali sindacali, compreso quello del’organizzazione a cui si aderisce. In altre parole lo zoom del ragionamento di Carlo Bonomi sembra più ampio, e anche progressista, di quello dei leader sindacali di questi tempi che risulta influenzato non poco da logiche corporative, ad esempio ben emerse nella vicenda scuola ma non solo e non da oggi. Dipingere Carlo Bonomi come il falco di Confindustria sembra un espediente per costruirsi un avveersario e un’identità, hainoi, effimera!
Carlo Bonomi ha detto a Massimo Giannini. “Le riforme devono correre sul Green Pass in azienda. Sindacati come Ponzio Pilato”. L’appello del presidente di Confindustria: «Troppi distinguo dalla politica, così il Paese rischia. Da Cgil, Cisl e Uil posizioni insensate: devono tutelare tutti i lavoratori, non solo chi non si vaccina. Ascoltiamo Mattarella, basta bandierine di partito…Lancio un appello, al sindacato e al governo: è l’ora della responsabilità, per tutti. Non possiamo permetterci, proprio adesso, di ricadere nei vecchi vizi dell’ideologia e della politica…». Ha indicato due grandi pericoli: «Il primo pericolo è la sanità: non possiamo rischiare che in autunno parta la quarta ondata o scattino nuovi lockdown. Contro le varianti e l’indice di trasmissibilità che cresce a dismisura serve grande rigore, e invece vedo comportamenti dissennati, nel sindacato, che fa resistenze assurde sull’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro, e anche nel governo….. Il secondo pericolo è invece proprio la politica, dal 3 agosto è iniziato il semestre bianco, e le riforme più urgenti, dal fisco alla concorrenza, dalle politiche attive agli ammortizzatori sociali, si sono già bloccate. I partiti cominciano a sventola le solite bandierine e i soli di distinguo. Ma così il Paese non riparte, e questo non ce lo possiamo permettere». Tra altri ha indicato anche questi punti:
- Sì al cumulo tra reddito di cittadinanza e lavoro stagionale.
- La transizione verde deve essere graduale. Il Pnrr copre i costi in minima parte
- Lo Ius soli? Per i figli degli stranieri nati in Italia ci vuole inclusione
In allegato il testo della lunga intervista di Carlo Bonomi a Massimo Giannini su La Stampa del 15-8-21, che contiene dalcune dichiarazioni datate ( es. sui tamponi gratis ai docenti, e sul green ass per le mense aziendali), che non potevano tener conto delle successive dichiarazioni del ministro Bianchi e della nota governativa. Carlo Bonomi aveva già espresso, tempo fa, alcune di queste sue considerazioni in un’altra intervista che potete leggere con questo link https://sindacalmente.org/content/le-ragioni-di-confindustria/
Articoli correlati, vedi allegati e con questo link https://www.avvenire.it/attualita/pagine/tamponi-ai-professori-che-non-si-vaccinano, sono certamente quelli collegati al protocollo sicurezza nelle scuole definito tra governo e sindacati, con la riserva dell’Associazione dei Presidi, per il Green Pass per le mense aziendali.
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