IL POPOLO KURDO – storia e attualità – Kobane sola –

Il presidente del kurdistan irakeno lanciò il 3 Luglio un progetto di referendum sull’indipendenza della regione autonoma. A Bagdad, il governo centrale di al Maliki e gli Stati Uniti si opposero giudicando che l’unità nazionale irakena doveva essere protetta ad ogni costo di fronte all’avanzata dei djihadisti dell’ISIS. La proposta di Barzani fu interpretata in diversi modi: risposta a chi lo accusava di debolezza nei confronti della politica di al Maliki, tentativo di recuperare una immagine sbiadita nei confronti della popolazione kurda, mossa nei confronti del PKK.

Comunque la dichiarazione seguiva di pochi giorni la ripresa della città di Kirkuk da parte dei peshmerga – partigiani kurdi – occupata dall’ISIS. In tutta la regione autonoma fu sentita come il segnale che l’indipendenza si avvicinava.

A poco più di due mesi di distanza la situazione si presenta ben diversa: al Maliki non è più a capo del governo irakeno, l’ISIS ha conquistato la città kurda di Kobane ( vedi appello allegato) sul confine con la Turchia, minoranze sono minacciate di sterminio, Barzani viene accusato addirittura dal capo religioso degli yazidi di inazione.

Alcuni rimandi storici sono però necessari per avere sempre ben presente la “questione kurda”.

Il sogno della indipendenza per il popolo kurdo ha circa un secolo di vita. Il trattato di Sèvres del 1920, prevedeva, nel quadro della divisione dei territori dell’impero ottomano, l’autonomia delle province kurde e, a termine,la creazione di uno stato indipendente.

Tre anni dopo il trattato di Losanna annullava il progetto di indipendenza.

Il popolo curdo è stato perseguitato da Saddam Hussein. Nel 1979 Saddam applica ai kurdi dell’Irak una feroce politica di persecuzione. Accusati di tradimento da Saddam durante la guerra Iran-Irak, (1980-88), subiscono attacchi chimici. Il 16 marzo 1988 nel villaggio kurdo di Halabja muoiono soffocate circa 5000 persone

Alla fine della guerra nel 1988 sono circa 200.000 kurdi che soccombono all’operazione al-anfal che tradotto significa il bottino. Quando gli USA di G. Bush invadono l’Irak e cacciano Saddam Hussein nel 2003, i kurdi si alleano alla coalizione. Nella complicata geografia del paese segnata dal conflitto tra sunniti e sciiti, essi appaiono come il solo gruppo unito. La regione kurda appariva come relativamente stabile in un Irak preda della guerra etnico-religiosa.

In allegato trovate cinque file d’informazione e l’editoriale de Le Monde.

Allegato:
appello_del_principe_tahsin_sa.doc
editoriale_di_le_monde.doc
g._chaliand_lidea_dellisis_e_di_tornare_allumma_interv.doc
in_turchia_un_governo_canaglia_vinci.doc
isis_prende_kobane_appello.doc

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