DEROGHE FOR EVER – Redazione – sindacato 29/9/10

La Fim, la Uilm e la Federmeccanica hanno sottoscritto l’accordo sulle deroghe aprendo varchi tanto grandi che, nel corso di due anni, potrebbero demolire il contratto nazionale. Dal 2010 al 2012 potrebbe accadere quanto Pierre Carniti ha previsto nell’intervista che trovate su questo sito, che la Fiom dice da tempo. Le condizioni che consentiranno di derogare dalle norme contrattuali sono amplissime: se si investe o se c’è crisi. Per un’azienda gli investimenti sono la norma non l’eccezione, sono la condizione per vivere. Se i criteri per derogare sono le crisi o gli investimenti significa concedere deroghe sempre, deroghe for ever. Saranno due anni densi di pericoli. Non fasciamoci però la testa prima degli eventi.

Pubblichiamo la scheda tratta da L’Unità del 30 settembre.

In allegato : 1 – il testo dell’accordo sulle deroghe

                       2 – il commento su Conquiste del Lavoro

                       3-  il commento su Rassegna Sindacale

Federmeccanica, Film e Uilm hanno raggiunto l’accordo sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici. La possibilità di definire deroghe al contratto nazionale era prevista dal contratto firmato nell’ottobre 2009 e vale per il periodo 2010-2012. La Fiom non aveva siglato il contratto del 2009 e quindi non ha partecipato alla trattativa sulle deroghe stesse. Per Epifani la firma è una scelta sbagliata anche per Confindustria e Federmeccanica, per Landini della Fiom si è consumato “uno strappo democratico gravissimo”.

In caso di crisi aziendale o di sviluppo occupazionale le imprese metalmeccaniche e i sindacati potranno definire deroghe al contratto nazionale su tutte le materie, a esclusione dei minimi salariali e degli scatti di anzianità, oltre naturalmente ai diritti individuali derivanti da norme inderogabili di legge. Ecco in sintesi una scheda su cosa prevede l’accordo firmato oggi da Federmeccanica e Fim e Uilm sulla possibilità di definire «intese modificative» al contratto nazionale.

CONDIZIONI: le intese modificative saranno possibili solo per «favorire lo sviluppo economico ed occupazionale mediante la creazione di condizioni utili a nuovi investimenti, o all’avvio di nuove iniziative» o per «contenere gli effetti economici e occupazionali derivanti da situazioni di crisi aziendale». Si potrà trattare quindi solo in caso di crisi o di sviluppo.

MATERIE: non sono definite le materie sulle quali si può discutere ma solo quelle non derogabili, ovvero «i minimi tabellari, gli aumenti periodici d’anzianità e l’elemento perequativo, oltrechè i diritti individuali derivanti da norme inderogabili di legge».

CHI NEGOZIA: le intese sono definite a livello aziendale con l’assistenza delle associazioni industriali e delle strutture territoriali delle organizzazioni sindacali stipulanti.

OBIETTIVI: Le intese dovranno indicare gli obiettivi che si intendono conseguire, la durata (qualora di natura sperimentale o temporanea), i riferimenti puntuali agli articoli del contratto oggetto di modifica.

SILENZIO ASSENSO: le intese sottoscritte sono trasmesse per la loro validazione alle parti che hanno stipulato il contratto (Federmeccanica e Fim e Uilm nazionali, ndr) e, «in assenza di pronunciamento, trascorsi 20 giorni di calendario dal ricevimento, acquisiscono efficacia e modificano, per le materie e la durata definite, le relative clausole del Ccnl».

VERIFICA: Sei mesi prima della scadenza del contratto (fine 2012) «le parti si incontreranno per verificare funzionamento ed efficacia di quanto concordato e apportare eventuali integrazioni o correzioni qualora ritenuto necessario».

 

Allegato:
Il testo dell’accordo sulle deroghe.pdf
Il commento di Conquiste del Lavoro.pdf
Deroghe al contratto_Andruccioli.doc

1 commento
  1. noname
    noname dice:

    MI chiedo e chiedo ai dirigenti sindacali di Fim e Uilm,dove stiamo andando, dove vogliono portarci, firmando accordi con Federmeccanica sulle Deroghe al Contratto Nazionale, come hanno fatto in questi giorni, senza la Fiom. Auterovoli commentatori come Carniti ed molti altri, affermano che questa è la fine del Contratto Nazionale, altro che la salvezza dello stesso, come al contrario dicono i Segretari di Fim e Uilm Nazionali e Territoriali. Sarebbe doveroso, prima di firmare "certi Accordi", che possono cambiare il sistema di relazioni Sindacali,in modo "irreversibile" nei prossimi anni, consultare almeno la base,cioè i Lavoratori iscritti e non, perchè è su di loro che alla fine si ripercuotono le conseguenze positive o negative degli Accordi Sindacali. Questa è la "Democrazia", se questo non succede, la fiom ha tutte le ragioni di protestare, contestando questi Accordi separati. RSU FIM-CISL COMETTO GIULIO

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