PER LA SALUTE E LA PREVENZIONE – V.Buscaglione – Europa e strategie sindacali –

La salute e la sicurezza del lavoro, cioè la condizione operaia e la organizzazine del lavoro, possono divenire una grande ragione unitaria nel sindacato europeo e un importante messaggio a livello internazionale. Ci danno questa prospettiva due recenti eventi.

Il primo è il convegno organizzato dall’Istituto Sindacale Europeo (European Trade Union Institute) nel mese di febbraio, Il seminario era indirizzato ad approfondire le esperienze di lotta in particolare torinesi negli anni 70-80 per la salute e la sicurezza.

Al seminario hanno partecipato relatori sindacali dei principali paesi europei e relatori di Sindnova, Fondazione di Vittorio, Uil e Inail per l’Italia. È stato richiamato nella sua interezza il modello operaio di ambiente di lavoro a partire dalla lotta della Farmitalia e espresso con la dispensa FLM e base di una fase di mobilitazione e di contrattazione.

  • Il programma è stato una buona base di riflessione

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Seminario_ETUI_Modello_italiano.pdf

  • come è ribadito nella sintesi, che contiene anche i link alle relazioni

http://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/Actualites/Mobiliser-pour-la-sante-au-travail-le-modele-ouvrier-italien-des-annees-1970-comme-source-d-inspiration

  • e nei principali interventi

Laurent Vogel (Chercheur à l’Institut syndical européen)

 Réflexions sur l’actualité du modèle ouvrier italien pour une stratégie syndicale aujourd’hui

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Laurent_Vogel_Reflexions_sur_l_actualite_du_modele_ouvrier_italien.pdf

Diego Alhaique (Fondazione Giuseppe Di Vittorio)

The FIM-FIOM-UILM guide and the methodology of workers’ inves>ga>on for a par>cipatory approach to preven>on (“The Unions’ model for the control of the working environment”)

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Diego_Alhaique_The_unions_model_for_the_control_of_the_working_environment.pdf

Claudio Stanzani – Sindnova

The Italian workers’ model for promoting health and safety in the 1970s and 1980s, its influence in Europe and its implications for current trade union prevention strategies

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Claudio_Stanzani_The_Italian_workers_model_for_promoting_health_and_safety.pdf

Marco Lupi UIL

 L’importanza della memoria storica per lo sviluppo del Modello di prevenzione

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Marco_Lupi_importanza_della_memoria_storica_per_lo_sviluppo_del_Modello_di_prevenzione.pdf

Per gli altri interventi, che esaminano anche altre esperienze negli altri paesi, ci sono i link.

Il secondo fatto di rilievo è il dissenso che si è manifestato a livallo della CES (Confederazione Europea dei Sindacati), della CSI e della Organizzazione Internazionale del lavoro con l’impostazione della nuova ISO 45001 che è stata elaborata per certificare i sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

Le posizioni sono sintetizzate in questi due documenti

Verbale della riunione della O.I.L. su ISO e 45001

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Verbale_riunione_OIT_su_ISO_15_11.pdf

Posizione di CGIL, CISL, UIL su ISO/DIS 45001

http://sindacalmente.org/wp-content/uploads/attachments/Cgil_Cisl_Uil_Dissenso_ISO_45001.pdf

In sostanza per le organizzazioni sindacali e per la OIL non è accettabile un sistema di gestione che non garantisca la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti e che non applichi completamente le misure di prevenzione e l’applicazione delle norme, in particolare di quelle previste dalla OIL.

Questi due fatti ripropongono a livello globale un modello di prevenzione e di partecipazione che è nato nella realtà torinese, ma che poi qui è rimasto. In questi 20 anni di politica sindacale per la salute e la sicurezza sul lavoro, non si è mai messo a confronto quel modello con la pratica nelle aziende, né si è aiutato a crescere il movimento degli RLS. Questa forse sarebbe una riflessione che il sindacato torinese dovrebbe fare seriamente.

Allegato:
seminario_etui_modello_italiano1.pdf
laurent_vogel_reflexions_sur_l_actualite_du_modele_ouvrier_italien1.pdf
diego_alhaique_the_unions_model_for_the_control_of_the_working_environment1.pdf
claudio_stanzani_the_italian_workers_model_for_promoting_health_and_safety1.pdf
marco_lupi_importanza_della_memoria_storica_per_lo_sviluppo_del_modello_di_prevenzione1.pdf
klaas_zwart_the_italian_workers_model_of_struggle_for_health_and_safety1.pdf
charlie_clutterbuck_birth_of_the_hazards_bulletin1.pdf
thora_brendstrup_the_renewal_of_worker_struggles_for_health_and_safety_in_denmark1.pdf
nicolas_hatzfeld_la_sante_des_travailleurs_developpements_historiographiques_recents1.pdf
laure_pitti_la_lutte_des_ouvriers_de_penarroya_france1.pdf
catherine_teiger_mobilisation_pour_la_sante_au_travail_des_ouvrieres_de_l_industrie_electronique_en_france1.pdf
david_gee_the_development_and_organisation_of_uk_safety_reps_from_1973_to_19881.pdf
verbale_riunione_oit_su_iso_15_111.pdf
cgil_cisl_uil_dissenso_iso_450011.pdf

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