VENDITE ALLO SCOPERTO E SPECULAZIONE – redazione – politica & finanza – 11/7/11

L’Italia è nel mirino della speculazione finanziaria. La Consob corre ai ripari per arginare le manovre operate con la vendita di azioni allo scoperto. Il Presidente Napolitano  richiama il paese " a non temere". La vendita allo scoperto (in inglese short selling ) un’operazione finanziaria animata da pura speculazione e  consiste nella vendita delle azioni senza averne la proprietà sperando di ricomprarle più tardi al momento di consegnarle al compratore a un prezzo inferiore, realizzando così un profitto. La possono sospingere più soggetti, certo anche i grandi hudge found ( fondi per investimenti a rischio) americani.  Una variante di questo tipo di operazione consiste nel farsi prestare i titoli da qualcuno e di restituirli poi quando i prezzi potrebbero essere sperabilmente scesi. Tutto ciò che serve ( articoli, notizie riservate, valutazioni sullo stato economico finanziario di questa o quella banca, di questa o quell’impresa o fondo sovrano) a tale deprecabile scopo viene buttato sui media per influenzare gli eventi ed i possessori di titoli. Questa pratica a partire da metà settembre del 2008, dopo la grande crisi finanziaria a seguito del fallimento della banca d’affari americana Lehman, è stata temporaneamente e secondo diverse modalità limitata sui principali mercati finanziari perché accusata di contribuire a far crollare i prezzi dei titoli. Queste norme sono state troppo presto ritirate, tranne in alcuni paesi con in testa la Germania. L’Italia si è presto ritirata da questo fronte ed in queste ore la Consob ha emanato una disposizione per porre un freno alla speculazione ribassista sull’Italia ( vedi articoli allegati) che ha già fatto – scrivono i commentatori -.bruciare miliardi alle banche ( titoli in discesa) . E’ improprio il termine usato: i miliardi in titoli non si bruciano ma si volatizzano per un po’ per – a distanza di qualche tempo – ricondensarsi in altri portafogli. Più che il fuoco è veritiera l’immagine dell’acqua che bolle e si trasforma in vapore per ritornare acqua quando si agisce con un’azione di raffredamento. Sempre con la potenza dei media e dei grandi fondi che manovrano.  

Lo short selling è quindi attuato con l’intento di ottenere un profitto a seguito di una tendenza o movimento ribassista delle quotazioni di titoli (azioni, strumenti, beni) prezzati in una borsa valori. Nel dettaglio, i titoli finanziari, che tradizionalmente sono forniti da una banca o da un intermediario finanziario, durante la vendita allo scoperto vengono istantaneamente prestati dal loro fornitore al venditore allo scoperto (chiamato anche scopertista, in inglese short seller) e subito venduti da quest’ultimo. Essendo un prestito, lo scopertista dovrà corrispondere un interesse al datore del prestito. L’ammontare dell’interesse da pagare man mano che aumenta la durata di questo prestito di titoli, poiché chi effettua la vendita allo scoperto deve, entro un certo lasso temporale, riacquistare sul mercato (quindi a prezzo di mercato) i titoli venduti, rifondendoli così al prestatore: operazione tecnicamente definita ricopertura dello scoperto.

In allegato articoli tratti da Il Sole 24 del 10-7-11

Allegato:
Consob fermi lo short selling.doc

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