SANTA AUTONOMIA CISLINA – A.Serafino – tre interventi di Raffaele Bonanni

Associato impropriamente al progetto centrista montiano? Raffaele Bonanni, nei tre giorni che hanno preceduto la conferenza stampa di Mario Monti ( 23 dicembre), ha rilasciato due interviste ( L'Avvenire e Il Mattino, il 20 e 21 dicembre) ed ha poi inviato una lettera aperta ( il 22 dic) al Direttore del Corriere della Sera.  In quest’ultima esordisce con unaffermazione alquanto stupefacente, protesta  perchè il suo nome e quello della Cisl sono stati associati “impropriamente alla costruzione di una nuova forza politica”. Alleghiamo i testi dai quali ognuno può valutare se il modo “disinvolto” di operare di Raffaele Bonanni consente alla Cisl di restare autonoma “nella forma e nei fatti” e di restare fuori dagli schieramenti, non certo dal confronto politico. Per quanto risulta e per quanto si può leggere sulla stampa cislina, da Conquiste del lavoro e altre testate, al di fuori del leader massimo i dirigenti sindacali Cisl non  rendono pubbliche le loro scelte politiche – se non per acconsentire al modus operandi di Bonanni –  consapevoli “spintanei” che non è opportuno dichiarare opzioni diverse dal quartier generale, specie se spostate “troppo a sinistra”. Santa autonomia cislina!

Nelle interviste rilasciate e nella lettera aperta sono contenute affermazioni chiare ed alcune  sorprendenti. Chiare quelle nelle quali Raffaele Bonanni s'identifica tra i più attivi supporter di Mario Monti e della sua agenda, preannunciando anche – guarda caso – le proposte della Cisl in un’apposita “agenda”.

Sorprendenti, tratte dal più classico populismo, quelle che mettono sullo stesso piano tutti i partiti politici ( l’ancien regime), omettendo di dire chi ha boicottato e chi ha proposto norme utili alla democrazia, al funzionamento della giustizia, all’equità ed al lavoro.

Sorprendenti ancora alcune sue analisi del tipo “ A Melfi sono rimasto stupito dall’afflato degli operai verso il premier…”.  E’solo un po’ miope?  No, c’è anche una distanza – che si allunga sempre più – da quella pratica dell’autonomia tipica dell’esperienza storica della Cisl. Autonomia di proposta, con modalità da rispettare ( riunioni degli organismi, assemblee Rsu , degli iscritti, dei lavoratori) per  analizzare,  decidere,  agire;  un modo d’essere del sindacato che sa coinvolgere in primo luogo tutti coloro che vivono di lavoro dipendente subordinato; un’attitudine dell’intero gruppo dirigente del sindacato per  interpretare la condizione operaia e del lavoro in senso lato. Questa autonomia si affievolisce  quando il legame con i lavoratori si allenta; si esprime nella sua pienezza quando tale legame si rinsalda, si approfondisce,  è  cultura che spinge all’unità.  

Raffaele Bonanni, prima di rincorrere Monti e sua agenda, Casini, Montezemolo ed i cattolici di Todi, ben potrebbe fare un gesto eloquente che si commenterebbe da sé. Puntare i piedi, alzare il tono come sa a volte fare, pretendendo l’applicazione di alcuni commi dell’accordo sulla produttività ancora fresco di firma, quelli che impongono alle Parti firmatarie dell’Accordo Interconfederale 28 giugno 2011 di  dare effettività ad un ordinato sistema di regole sulla rappresentanza entro il 31 dicembre 2012. Siamo vicini! ( vedi allegato)

 

 

 

Allegato:
lettera_al_direttore_bonanni_cds_22_12_12.pdf
monti_puo_unire_sindacati_e_imprese_bonanni_21-12-12.pdf
solo_monti_puo_tagliare_le_tasse_bonanni_20-12-12.pdf
le_parti_firmatarie_simpegnano.doc

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