POLITICHE SOCIALI E DI CRESCITA – G.Poletti – debbono camminare insieme –

Il 6-7 e 12 settembre sono già programmati due incontri tra Confederazioni e Governo. Il ministro Giuliano Poletti ha illustrato la linea del governo nell’intervista rilasciata a Enrico Marro su Il Corriere della Sera che titola «Manovra, partire dai più deboli. E ora la riforma dei contratti, rafforzare il salario di produttività». Sono passati pochi giorni dalle parole, condivisibili, di Poletti; nel frattempo i vincoli europei e i costi per la nuova drammatica calamità dell’Italia peseranno sul negoziato conclusivo. Quale sarà la strategia del sindacato a fronte del nuovo quadro?

Per la crescita del paese e della produttività un vasto fronte invoca nuove norme (contratti di produttività) in alternativa (e non già in integrazione) ai contratti nazionali. E’ questa la giusta via? Quando si sa che nel nostro paese un terzo dei macchinari  industriali ha più di 20 anni! Incentivare lo straordinario (come si è fatto in Italia con accordi e leggi) per lavorare su macchinari a bassa produttività non s’incrementa di certo la produttività!  Attiva il link sottostante per leggere l’articolo MACCHINARI INDUSTRIALI OBSOLETI – over 20, senza informatica – bassa produttività – 

http://www.sindacalmente.org/content/macchinari-industriali-obsoleti-over-20-senza-informatica-bassa-produttivit%C3%A0?page=135    16/02/2016  

Poletti afferma: “Vogliamo sostenere le pensioni minime, varare l’Ape e risolvere la questione delle ricongiunzioni onerose, è questione di equità” (anche per il riscatto del periodo universitario?).

Sottolinea: “E’ sbagliato contrapporre politiche sociali e politiche per la crescita. Gli interventi sociali e per le imprese debbono camminare insieme”.

Giusto ma ci sono scarse indicazioni da dove trarre nuove risorse per finanziare questi provvedimenti. Anche i sindacati non brillano su questo punto. Il taglio delle municipalizzate (8.000) indicato da anni è in lista d’attesa e comunque dilatato nel tempo.

Aggiunge il ministro: “A settembre parte il sia, il sostegno per l’inclusione attiva dei poveri. Prevediamo di raggiungere un milione di poveri”. Poi dice anche “ L’Erasmus per gli apprendisti andrà avanti… come pure il servizio civile europeo..”.

Potrebbero diventare vere politiche per l’avviamento dei giovani al lavoro, se rientrassero come punti prioritari delle strategie sindacali cosa che ancora non è.

Quella dell’Erasmus è un’idea lanciata da Umberto Eco nel 2012, quando venne insignito del titolo di Commendatore dal Presidente francese Sarkozy, allora la propose anche per idraulici e taxisti, così ricorda Enrico Marro.

Allegato

  • Rafforzare il salario di produttività  intervista a G.Poletti di E.Marro 23-8-16 Corsera

 

Allegato:
partire_dai_piu_deboli_e_riforma_dei_contratti_poletti_intevista.doc

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