MUNICIPALIZZATE E POPOLO DELL’ACQUA – referendum- politica 29/11/11

Il popolo dell’acqua, della difesa dei beni comuni, è tornato in piazza convocato dal Forum dei movimenti che hanno sostenuto il S’ referendario di aprile 2011. E’ successo sabato 26 novembre a Roma ma i media hanno tenuto i riflettori bassi, molti lo hanno ignorato, tra questi la gran parte dei TG. Anche per questo preoccupante silenzio, una velata censura su quanto avviene nel paese, pubblichiamo articoli di alcuni giorni fa. Sono passati cinque mesi e più dal giorno della vittoria popolare nei referendum, molte cose sono e stanno cambiando. I Palazzi sembrano dimenticare: il potere ha potere corta quando si tratta di confrontarsi con il “mercato sociale”, con la volontà della democrazia diretta. Abbiamo un nuovo governo, in Italia, approvato dal novanta per cento del parlamento. Nel discorso d’insediamento il premier Mario Monti non ha trovato parole da indirizzare ai ventisette milioni di sì, non ha fatto riferimento alla crescita con un riferimento esplicito alla “green economy”, agli investimenti per risparmio energia e salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Una dimenticanza o una scelta?

A Torino la giunta di centro-sinistra di Piero Fassino ha deciso di cedere ai privati una quota significativa ( sotto io 50%) delle quote azionarie pubbliche di alcune municipalizzate (trasporti, raccolta rifiuti, bruciatore-termaovalorizzatore). La Smat ( acqua) è stata tenuta fuori ma le polemiche a sinistra e con il movimento del Sì referendario non sono mancate, in questo caso verso Sel, il partito di Vendola presente in giunta che ha dato l’Ok dopo aver proposto modifiche ed integrazioni alla proposta iniziale.

Allegati

– Democrazia in campo G.Ragozzino su Il Manifesto del 26-11-11

E’ tornato il popolo dell’acqua A.Palladino su Il Manifesto

Sel predica bene e razzola male_ Rosolen su Il Manifesto del 26-11-11

La replica di Sel

 

Allegato:
Democrazia in campo_Ragozzino.doc
tornato il popolo dell’acqua.doc
Sel a torino predica bene ma di M.Rosolen e Stefano Risso.doc

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