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MOBILITAZIONE CES E LE DUE VIOLENZE – A.Serafino – 14 novembre europa –

La prima grande mobilitazione Ces e le due violenze. I media hanno diffuso immagini più sulle violenze, avvenute prima o a margine della giornata di mobilitazione Ces, dello sciopero generale della Cgil e altri sindacati minori, che dei contenuti del manifesto sociale della Ces e della sofferenza sociale con privazione del futuro che incombe su milioni di giovani in Italia ed Europa. Massimo Giannini in “Le due violenze sbagliate” analizza con grande lucidità ed equilibrio quanto è avvenuto mercoledì 14 novembre in molte città, tra al’altro puntualizza “Quello che non è giusto, allora, è che le intemperanze di una minoranza facinorosa, anarco-insurrezionalista o neo-nazista che sia, riducano al silenzio le ragioni di una maggioranza rumorosa, ma non violenta, che chiede all'Italia e all'Europa il coraggio di quel "rise up" che finora è mancato, e del quale c'è ovunque un disperato bisogno. Il buono che c'è, nella domanda di rappresentanza degli studenti umiliati da anni di tagli alla scuola pubblica, viene distrutto dalle fiamme delle molotov e dai colpi di spranga. Il buono che c'è nella domanda di equità della Cgil, per quanto isolata dagli altri sindacati, viene cancellato dagli ululati delle sirene e dal fumo avvelenato dei lacrimogeni. Per questo è importante che chi ieri ha urlato a viso aperto il suo disagio in ottantasette città condanni con la stessa indignazione le violenze, fisiche e verbali, di chi incrociava (rovinandoli) quegli stessi cortei.” (vedi allegati di Giannini e di Sofri "Sciopero global") .

La latitanza della Cisl in questa giornata di mobilitazione fa scalpore e da il senso del decadimento filo-governativo in cui il Segretario Generale Raffaele Bonanni l’ha condotta con l’acquiscenzaq di un gruppo dirigente che più pensa ai nuovi assetti dirigenziali ( congresso e riforma organizzativa) che alle strategie per fare uscire il paese dalla recessione e dal saccheggio del welfare anche per i settori più svantaggiati. E’ sempre più palese l’interesse di Raffaele Bonanni per dare sbocco a Todi2, per la prossima e vicina convention di Luca di Montezemolo, che a tessere trame per favorire l’unità delle tre Confederazioni, sempre più vitale. Sono ben poca cose le iniziative “di riflessione” realizzate dalla Cisl nella giornata del 14 novembre, oltre alle pagine di Conquiste del Lavoro ( una il 13 novembre, l’altra il 14 che alleghiamo).

La Cisl è l’organizzazione che storicamente più si è battuta in Italia per la costituzione della Confederazione dei Sindacati Europei (Ces) che è stata guidata per non pochi anni da Emilio Gabaglio ( già presidente Acli degli anni 70 e poi segretario nazionale della Cisl). La Cisl più di altri ha operato perché la Cgil lasciasse la FSM per aderire alla Ces, cosa avvenuta.

Ed ora? Con tranquillità e coerenza un iscritto della Cisl, per quanto sopra ricordato,  può scendere in piazza ed agire perché la propria organizzazione sia svincolata dalla subordinazione al progetto politico-partitico per un Monti-bis ed affermare, a fronte di una Ces che da finalmente segni di vita, rivolgendosi al proprio segretari generale o chi per esso “ sorry, non mi rappresenti, ma non ti lascio”.

Infine per Torino. Un’annotazione personale. E’ stata una bella giornata di mobilitazione grazie ai tanti lavoratori e pensionati convenuti, molto di più i primi che i secondi. Non è offuscato questo risultato, anche se si cerca di farlo, dalle sciagurate iniziative violente assunte da gruppi organizzati davanti al Palazzo della Provincia ed al cantiere del grattacielo IntesaSanpaolo. E’ stato davvero insolito, al termine della manifestazione della Cgil, ascoltare sull’altro lato del piazza davanti a Palazzo Madama, il rappresentante del Cobas che annunciava la ritrovata unità d’azione per tutti i sindacati della scuola, scandendo che “la Cisl, la Cgil, la Uil, lo Snals, i Cobas ed altri ancora….si troveranno uniti a Roma il 24 novembre per pretendere provvedimenti a difesa della scuola pubblica”. ( vedi allegato articolo su Conquiste del lavoro).

Un bel segnale che mi ha rallegrato un po’, con la riuscita grande manifestazione,  a fronte di tante altre brutte notizie, comprese quelle gravissime dell’assalto – da parte di gruppi che si autodefiniscono o anarchici o rivoluzionari – a sedi sindacali della Cisl, della Fim e della Uilm a Roma e Bologna. Atti stigmatizzati senza ambiguità da tutte le forze politiche e sindacali e per queste cito quella inequivocabile del Segretario Generale della Fiom Maurizio Landini A nome di tutta la Fiom, esprimo la mia più ferma condanna rispetto ai gravissimi attacchi di oggi a Roma alle sedi di Fim e Uilm e la mia convinta solidarietà. Le sedi sindacali sono presidi democratici. Tutti gli atti di violenza vanno condannati come azioni contro la democrazia e contro i lavoratori e le lavoratrici del nostro Paese''. Ho scelto quella di Landini perché spesso sottotiro forzando gli sciagurati atti di violenza e d’intimidazione.

Per maggior documentazione leggi gli allegati

Allegato:
intervista_a_susanna_camusso_14-11-12.doc
la_voce_cisl_da_via_po_21_14-11-12.doc
giornata_di_azione_e_di_solidarieta_cdl_14-11-12.pdf
le_due_violenze_sbagiate_giannini.doc
lo_sciopera_global_sofri_14-11-12.pdf
scuola_le_ragioni_dello_sciopero_del_24_nov_cdl.pdf

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