LE OTTO ORE DI PASQUALE – S.Cannavò – sindacato & contrattazione – 13/10/10

Le otto ore di Pasquale a Mirafiori, per 1.239 euro al mese, è un articolo da diffondere. In particolare nel sindacato. E’ stato scritto da Salvatore Cannavò per “Il Fatto Quotidiano” del 7 ottobre e ripubblicato integralmente da “Il Foglio” l’11 ottobre. Sullo schermo televisivo ci sono le immagini di robot tecnologici che fanno tutto ma non quelle che potrebbero fare capire la vita ed il lavoro di un operaio in fabbrica. Che significa essere essere un operaio a Mirafiori?

Al di là delle leggende mediatiche che in Fiat molto sarebbe permesso, la realtà testimonia che se arrivi un minuto dopo sul posto di lavoro subisci una trattenuta di 2 euro. Seguendo il racconto di Pasquale si disperdono le tante tirate e lezioni sulla modernità e sulla responsabilità ed in primo piano ritorna la fatica giornaliera, accompagnata dalla noia per la ripetizione della stessa operazione per l’intera giornata, priva di contenuto professionale. Operazioni che richiedono poche ore per essere abilitati a proseguire senza assistenza. In barba dei tanti contratti flessibili motivati dalla necessità di adattare il lavoratore alle mansioni.

Pasquale non utilizza la parole “alienazione” ormai scomparsa nel lessico sindacale ma di questo si tratta. La giornata di lavoro inizia con la sveglia alle 4.30, ben prima dell’ad Sergio Marchionne che però viene compensato oltre 400 volte di quanto riceve un suo dipendente. 

 

Alleghiamo il testo

Allegato:
Le otto ore di Pasquale a Mirafiori.doc

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