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LAVORO IL PIANO DI RENZI – R.Giovannini – le molte insidie del Job Act –

Roberto Giovannini ( La Stampa del 9 set 2014) rende ben lidea di quante siano le inside per i lavoratori con l'accelerazione della legge del Job Act. Questo l'inizio dell'articolo.

Niente smantellamento dell’articolo 18, niente revisione globale dello Statuto dei Lavoratori. Via libera al «contratto d’inserimento a tutele crescenti», riservato ai giovani fino a 35 anni e alle persone con più di 50 anni: i loro datori potranno per tre anni licenziarli senza vincoli, ma se li confermeranno riceveranno un bonus fiscale. Sì anche a due significative modifiche dello Statuto: le aziende potranno «demansionare» i loro dipendenti (cioè ridurre la loro mansione, tagliando anche il salario), e potranno usare le tecnologie per controllare la prestazione dei lavoratori. Potrebbero essere questi i termini generali – il condizionale è d’obbligo – per il futuro Jobs Act, ovvero la delega sulla riforma del mercato del lavoro ora all’esame del Senato. I sondaggi di queste ore del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sembrano far emergere una soluzione «leggera» per le nuove regole del mercato del lavoro. Scontentando il Nuovo Centrodestra, che punta su una drastica revisione dello Statuto dei Lavoratori e sull’abolizione dell’articolo 18 della legge 300. Ma assicurando una approvazione del provvedimento entro i tempi prefissati dal governo. Per adesso di ufficiale c'è nulla…

Allegato – il testo completo

 

Allegato:
lavoro_il_piano_di_renzi_giovannini_10_9_14.pdf

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