LA FIAT AD OVEST, SE NON S’INTERVIENE – R. Morese ed altri – nuovi-lavori.it –

Il mondo politico e la maggioranza di quello sindacale ha investito in fiducia su Sergio Marchionne, ora ad di Fiat-Chrysler. Fiducia sulla paola si potrebbe ben dire stante l’assenza di progetti industriali sottoposti alla valutazione degli interlocutori. La questione Fiat è stata considerata, in sostanza, da “questa maggioranza” a volte un dilemma in via di superamento della famiglia Agnelli, a volte una sfida permanente di Marchionne. In ombra sono rimaste le consistenti contraddizioni della città di Torino, sono stati sottovalutati ( con etichettature di comodo: antagonisti contro riformisti) gli sconquassi e le rotture inquietanti tra i sindacati. La Fiat rimane un problema, uno tra i principali, interrogativi per l’Italia per definire la rinascita del suo apparato industriale e manifatturiero. Raffaele Morese nel suo articolo “A ovest, se nessuno interviene” sottolinea “ciò che impressiona di più, è il grande silenzio che lo circonda (ndr. il caso Fiat) , come se la questione fosse talmente complicata che non si ha né voce, né forza per affrontarla. Ed essa si trascina da un po’ di tempo, riscontrando qualche sussulto di interesse su vicende importanti e anche cariche di valorialità (come la faccenda della rappresentanza sindacale), ma che non toccano il nocciolo della prospettiva di questa azienda, che resta parte essenziale della prospettiva manifatturiera italiana. La crisi economica è talmente invasiva e sconvolgente che consente, a chi vuole tenere sotto traccia le problematiche che si accumulano attorno alla Fiat, di non farne un caso nazionale…”. L’articolo è pubblicato sul sito www.lavori-uniti.it   ed è seguito da altri interessanti contributi dei quali alleghiamo l’abstract tratto dallo stesso sito. Articoli da non perdere per il loro contenuto tenendo conto che parte di questi autori sono anche coloro che hanno scommesso e dato fiducia totale alle parole e promesse di Sergio Marchionne che ora a vele spiegate naviga verso l’altra sponda dell’Atlantico.   Buona lettura.

Per saperne di più e legegre gli articoli sottelencati vai al sito www.nuovi-lavori.it , poi clic a dx su newsletter

A ovest, se nessuno interviene

di Raffaele Morese

abstract: Comunque la si veda, la questione Fiat non è solo un dilemma in via di superamento della famiglia Agnelli, non è solo una sfida permanente di Marchionne, non è solo un cruccio pieno di contraddizioni della città di Torino, non è solo uno sconquasso doloroso per il sindacato, ma è un interrogativo ineludibile per il Paese….

Il lungo addio

 di Giuseppe Berta (*)

abstract: Si tende a considerare la Fiat attuale come il risultato delle mosse strategiche di Sergio Marchionne. Ma egli agisce pur sempre sul mandato di un azionista che, come si evince dalle scelte della finanziaria di controllo Exor, tende sempre piu' a differenziare i propri investimenti collocandoli sulla scacchiera globale.   Continua >>

Fiat: quale futuro?

 di Massimo Mucchetti (*)

abstract: La Fiat, in Italia, non ha le stesse performances di produttivita' degli stabilimenti e del lavoro che hanno le societa' automobilistiche tedesche e statunitensi e questo handicap non potra' reggerlo alla lunga, specie se la crisi economica continuera'; ma allora la questione non sara' solo della Fiat ma del Paese.   Continua >>

La bottiglia e' anche mezza piena

 di Tom Dealessandri (*), Antonio Sansone (**)

abstract: La trasformazione profonda e critica del settore dell'auto vede un protagonismo della Fiat che prefigura un riposizionamento nel mondo che non necessariamente presuppone una sua uscita dall'Italia e che puo' essere a tutto vantaggio della componentistica; essenziale e' una precisa politica industriale dello Stato.   Continua >>

 

Un' azienda globale in un paese provinciale

 di Paolo Griseri (*)

abstract: E' superficiale giudicare la Fiat di Marchionne per la scelta della internazionalizzazione e per quella della discriminazione sindacale; contano, ma conta di piu' il suo tentativo di fare della Fiat un punto di riferimento del cambiamento culturale che la globalizzazione richiede ad un Paese come l'Italia e su questo il giudizio non puo' che rimanere sospeso.   Continua >>

 

Lean production, supply chain e partecipazione : la competitivita' nella globalizzazione

  di Luciano Pero (*)

abstract: Le grandi imprese industriali fronteggiano le sfide del mercato globale con competenze che riguardano la capacita' di rinnovare i prodotti, di modificare i sistemi produttivi delle fabbriche con il coinvolgimento dei lavoratori e di ripensare il network produttivo, dall'acquisto dei componenti, sino alle reti di vendita; la Fiat non e' al meglio su questi tre fronti e ne soffre.   Continua >>

II capitolo finale dell'auto in Italia deve essere ancora scritto

  di Bruno Vitali (*)

abstract: In questi anni cruciali al disinteresse si e' sommata un'ostilita' spesso ingiustificata verso la Fiat; nel frattempo, nel settore dell'auto si e' avviata una colossale ristrutturazione, a cui la Fiat sta partecipando diventando sempre piu' global e non bisogna lasciare soltanto ad essa la sorte del suo radicamento in Italia.   Continua >>

L' indotto auto con il fiato sospeso

 di Francesco Pirone (*)

abstract: La produzione auto in Italia si riduce e la sopravvivenza della filiera della componentistica e della subfornitura dipende dalla capacita' di diversificare e internazionalizzare; nel Centro-Nord tali strategie sono praticate con maggior successo mentre nel Mezzogiorno i limiti strutturali dell'indotto locale ne pregiudicano le possibilita' di riorientamento competitivo.   Continua >>

E in Germania l'auto tira, fa utili e consente alti salari

 di Gianni Alioti (*)

abstract: L'auto e' una quota rilevante dell'industria tedesca e riesce a mantenersi in vetta alle classifiche mondiali per la sua capacita' di innovazione impiantistica ed organizzativa, per la forte flessibilita' contrattuale e la collaudata cogestione, per una solida cultura industriale e per una energica politica commerciale.   Continua >>

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