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ETA’ PENSIONABILE E FRENO AL RICAMBIO – S.Pezzotta – mi ricredo, danneggia i giovani –

Savino Pezzotta, già segretario generale della Cisl, pubblica su Il garantista, giornale on line, un articolo con interessanti riflessioni critiche sulle pensioni e su assensi da lui dati in passato. Così scrive. Mentre concordo sulla flessibilità volontaria in uscita, l’esperienza concreta maturata con le recenti riforme pensionistiche non è riuscita ancora a spiegarmi quali siano i benefici che i ‘figli’ avrebbero ricavato o ricaverebbero dal prolungamento dell’età lavorativa dei ‘padri’, se guardiamo i dati dell’occupazione giovanile possiamo dire nessuno.

Bisognerebbe avere il coraggio, iniziando da me, a dire che l’idea del prolungamento dell’età pensionistica fosse estremamente utile è stata una illusione. Ci ho creduto anch’io e mi sono comportato di conseguenza. Ora mi sto ricredendo e questo ripensamento mi viene dai recenti dati sull’occupazione e la disoccupazione. L’Inps ci dice che nel primo trimestre del 2015 si registra un 36% di contratti a tempo indeterminato. Sono dati certamente positivi ma che restano all’interno di un mercato del lavoro che non vede modificarsi il dato della disoccupazione generale e dei giovani come ha documentato dall’Istat.

Guardando questi dati possiamo dire che c’è una contrazione della precarietà ma non una crescita occupazionale, il che vuol dire che la modifica delle regole del mercato del lavoro favorisce un travaso al suo interno, mentre l’aumento dell’età pensionistica frena il ricambio occupazionale a favore dei giovani. Forse sarebbe utile che (…)

In allegato l'articolo di Savino Pezzotta e un commento di Rodolfo Vialba

Allegato:
pensioni_rinviare_danneggia_i_giovani_pezzotta.doc
il_tabu_delleta_pensionabile_vialba.doc

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