COMMENTI ALLA LETTERA EU – politica- 27/10/11

Già il primo commento da Bruxelles era stato positivo. Il premier polacco Tusk aveva detto: "Il piano di misure contenuto nella lettera presentata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha fatto un’ottima impressione ed è stata accolta con favore in Europa". Il testo integrale è pubblicato nell’articolo che segue. La  lettera – di cui le opposizioni chiedono l’immediata trasmissione al Parlamento – è composta da 16 pagine suddivise in 5 capitoli. La bozza non contiene interventi sulle pensioni di anzianità, come richiesto dalla Lega, ma per quelle di vecchiaia prevede il rialzo dell’età a 67 anni, per donne e uomini, nel 2026. Il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile, però, dovrebbe iniziare già nel 2013. Inoltre, il governo ha messo in conto introiti per 5 miliardi in tre anni dalla cessione di pezzi del patrimonio pubblico. Il piano delle dismissioni dovrebbe essere approvato entro il 30 novembre prossimo previo accordo nella conferenza Stato-Regioni.

Arriva inoltre una commissione per abbattere il debito pubblico. Entro la fine dell’anno, si legge nella lettera, il governo "affiderà l’elaborazione di un piano organico per l’abbattimento del debito attraverso anche le dismissioni ad una commissione ristretta di personalità di prestigio, in collaborazione con gli enti territoriali e con le principali istituzioni economiche e finanziarie nazionali ed internazionali".

Il governo, nella sua lettera, annuncia più poteri all’Antitrust per favorire la concorrenza con un rafforzamento degli strumenti dell’Autorità entro il primo trimestre del 2012 soprattutto per evitare contrasti con la legislazione a livello locale. Per il lavoro è prevista la promozione dei contratti di apprendistato e di contratti di inserimento delle donne.

La disposizioni sui licenziamenti ripropone il tentativo di aggirare l’articolo 18, già messo in campo nella manovra di agosto con l’articolo 8, mentre molto decise nei toni sono le misure annunciate per la mobilità nel pubblico impiego: il governo interverrà nella pubblica amministrazione, si legge, e renderà effettivi "con meccanismi cogenti/sanzionatori: la mobilità obbligatoria del personale; la messa a disposizione (Cassa integrazione) con conseguente riduzione salariale e del personale; superamento delle dotazioni organiche".

Le reazioni – "Procedendo così non si farà mai una riforma, ma si attaccheranno solo le persone più deboli". Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha commentato le prime indiscrezioni sulla lettera del governo alla Ue. Su pensioni e licenziamenti, ha aggiunto il leader della Cisl, "reagiremo subito perché non siamo d’accordo" e perché su queste misure "non c’è stata alcuna discussione". Secondo Bonanni, gli annunci in materia di lavoro sono uno "specchietto per le allodole per gli imprenditori" e il governo così "istiga alla contrapposizione e alla ribellione" per cui il sindacato deciderà nelle prossime ore iniziative di protesta.

"Orrende anticipazioni sulla lettera del governo all’Ue". E’ il commento del Pd, affidato al capogruppo della Commissione lavoro, Cesare Damiano: "Se il fulcro di una fantomatica manovra fatta di annunci e di compromessi pasticciati tra partiti di governo non più in grado di gestire la situazione è la libertà di licenziamento e la pensione a 67 anni per uomini e donne, siamo alla frutta – dice Damiano – . Questo governo dimostra di voler colpire sempre dalla stessa parte: i lavoratori, i pensionati e i ceti più deboli". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, aggiunge che a giudicare dalle anticipazioni "toni e contenuti del documento del governo non lasciano purtroppo intravvedere niente di serio" e il governo ha voluto prendersi "qualche giorno di ossigeno" con l’Europa.

 

La risposta del governo all’Europa per affrontare la crisi è invece "deludente" secondo il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. "E’ stato convocato un cdm – dice Casini – poi disdetto perché non in grado di assumere decisioni. Ora c’è una lettera che è stata cambiata fino all’ultimo momento che è assai deludente. Quindi siamo preoccupati". "La lettera alla Ue sembra il libro dei sogni", ha aggiunto il leader dell’Udc. Preoccupato il presidente dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, secondo il quale "così si rischia lo scontro sociale". Chi siede al governo, dice Di Pietro, "non vuole la pace ma lo scontro sociale, per questo è estremamente necessario che chi ha responsabilità istituzionali faccia finire la legislatura prima che lo scontro sociale aumenti. Di certo non si può fermare la disperazione con la repressione".

"A giudicare dalle indiscrezioni di stampa che trapelano – commenta il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso -, lo spirito riformatore del governo si traduce in una ennesimo attacco sui licenziamenti, sul lavoro precario, sulle pensioni e che colpiscono in particolare le donne e il Mezzogiorno". Camusso propone agli altri sindacati una "iniziativa di mobilitazione unitaria che rimetta al centro le ragioni del lavoro e della crescita, ancora una volta negate dalle scelte di questo governo".

Di segno contrario le dichiarazioni dei leader del centrodestra. Per Bossi, la lettera alla Ue "è stata accolta bene". Sulle pensioni, il senatur sostiene che ha prevalso "buonsenso e onestà. Non possiamo non dare la pensione alla gente che ha pagato per tutta la vita". 

(26 ottobre 2011)   dal sito La Repubblica

Allegato

  • Retroscena e patto Silvio-Umberto_La Stampa
  • Sindacati in allarme annunciano battaglia_Avvenire del 27 ottobre

 

Allegato:
Retroscena e patto Silvio-Umberto_La Stampa.doc
Sindacati in allarme_Avvenire.doc

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