ASILO NIDO SOLO 1 SU 10 – lontani da media Eu – va meglio per la materna – indagine in 10 città –

Luisiana Gaita su FQ riassume così un'indagine di Save the Children  condotta su 10 città italiane: “Il miglior inizio – Disuguaglianze e opportunità nei primi anni di vita”. Picchi di disparità nelle regioni del Sud, virtuoso il Nord. Incide soprattutto la qualità del tempo che i genitori trascorrono con i figli. Le diseguaglianze tra i bambini nell’accesso all’educazione si manifestano molto prima della scuola dell’obbligo, già dai primissimi anni di vita. Non si tratta di disparità inevitabili, ma è difficile superarle in Paesi come il nostro, dove solo un bambino su dieci può accedere a un asilo nido pubblico, con picchi negativi in regioni come Calabria e Campania. (…)

L’INDAGINE – Brindisi, Macerata, Milano, Napoli, Palermo, Prato, Reggio Emilia, Roma, Salerno e Trieste le città e province coinvolte nello studio condotto tra marzo e giugno 2019. All’indagine hanno partecipato direttamente 653 bambini di età compresa tra 3 anni e mezzo e 4 anni e mezzo. “La povertà educativa va combattuta a partire dai primi anni di vita, attraverso solide politiche di sostegno alla prima infanzia e alla genitorialità, oggi assolutamente carenti nel nostro Paese, evitando che siano proprio i bambini delle famiglie più svantaggiate a rimanere esclusi dalle opportunità educative di qualità” ha spiegato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia – Europa di Save the Children.

L’ASILO NIDO AIUTA A RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE – I bambini che hanno frequentato l’asilo nido hanno risposto in maniera appropriata a circa il 47% dei quesiti proposti a fronte del 41,6% di quelli che hanno frequentato servizi integrativi, che sono andati in anticipo alla scuola dell’infanzia o che sono rimasti a casa e non hanno quindi usufruito di alcun servizio. “Una differenza – sottolinea il rapporto – che si fa ancor più marcata per i minori provenienti da famiglie in svantaggio socio-economico”. Tra questi, infatti, coloro che sono andati al nido hanno reagito appropriatamente al 44% delle domande contro il 38% dei bambini che non lo hanno frequentato. Per quanto riguarda l’ambito matematico, ad esempio, i bambini in condizioni di svantaggio socio-economico che non hanno riconosciuto alcun numero sono stati il 44% tra coloro che sono andati al nido, percentuale che arriva al 50% per i bambini che non lo hanno frequentato. Allo stesso modo, se più del 14% dei bambini che hanno frequentato il nido riconosce tra 6 e 10 numeri, la percentuale scende al 9,6% per chi non ci è andato. Inoltre, l’indagine dice che i bambini in svantaggio socio-economico che hanno frequentato il nido riconoscono più lettere rispetto agli altri: quasi il 25% dei primi, infatti, ha riconosciuto tra 1 e 5 lettere a fronte di quasi il 20% di quelli che non hanno frequentato il nido.  (…) per continuare aprire l’allegato

Allegato:
asilo_nido_solo_1_su_10_indagine_in_10_citta_fq.doc

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