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AIUTARLI A CASA NOSTRA O LORO? – minacce globali – il futuro dell’Europa – 7 articoli –

Le immagini diffuse dai media – più ancora delle parole – hanno drammaticamente fatto prendere coscienza della vastità dell’esodo e della determinazione  di decine di migliaia di donne, giovani e bambini alla ricerca di una speranza, di un loro futuro migliore. Come rispondere? Aiutarli a casa nostra o a casa loro? Frenando l'immigrazione come si accingono a fare Inghilterra e Ungheria o scegliendo l'inaspettata svolta di Angela Merkel? Bernardo Valli ne scrive su La Repubblica (vedi allegato). Sabino Cassese approfondisce  il problema acoglienza e regole per Eu (allegato).Intanto dalla lontana Islanda giunge la notizia (rilanciata da rassegna mattutina Radiotremondo) di 12.000 famiglie che hanno accolto l'appello per ospitare in casa loro un profugo; intanto negli stadi tedeschi compaiono grandi stendardi ber dare il benvenuto agli immigrati, e la polizia di Monaco ringrazia con un twitter chi si è prodigato a prestare assistenza e portare aiuti. Tra le notizie positive anche quella del voto per le donne dell'Arabioa Saudita in quete elezioni amministrative, ed i taxisti offrono corsa gratis per incentivarle a recarsi alle urne.

Ernesto della Loggia nell'editirale "Vincoli e debolezze che ci paralizzano" indica quattro minacce globali (vedi allegato); Franco Astengo, sul web, interloquisce con l'analisi di Ernesto Galli della Loggia aggiungendo due punti di analisi e riflessione (allegato). Aiutarli a casa nostra, aiutarli a casa loro dovrebbero essere dovrebbero essere obiettivi complementari. Oggi non è così, sono parole d’ordine che si contrappongono: un frutto amaro della politica-politicante e/o di errate analisi e prospettive.

Il significato dell’appello rivolto, alla conferenza episcopale del Congo, da monsignor Nicolas Djomo ai giovani africaniNon fatevi ingannare dall’illusione di lasciare i vostri Paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in Europa e in America” ha un valore e un significato particolare per non disperdere una o più generazioni necessarie per la trasformazione del continente africano.

Ben diverso è il significato se le stesse parole “Immigrati state a casa” sono dette da Matteo Salvini o scritte da Antonio Socci sul suo blog e negli articoli su Libero (vedi allegato) con un titolo più che eloquente “Sull’emigrazione il devastante populismo di Bergoglio si contrappone alla saggezza della Chiesa cattolica”.

Guido Viale, sul suo blog e su Il Manifesto del 18 agosto, propone ben  altra analisi e un impegno politico per “qui e ora” con il preciso convincimento che non esiste alternativa e pertanto sia necessario e utile “Aiutarli in casa nostra, accogliere i profughi per salvare l’Europa”. (allegato)

Adriano Sofri in “Il Viaggio infinito” su La Repubblica di metà agosto  approfondisce i motivi delle dinamiche che spingono i grandi fenomeni dell’immigrazioni comparando alcune analogie di quanto avviene nel mondo degli animali. (allegato)

Pe rapprofondire aprire i 7 articoli allegati

 

 

Allegato:
accogliere_i_profughi_per_salvare_leuropa_viale.doc
il_populismo_di_bergoglio_socci.doc
immigrati_state_a_casa_socci.doc
vincoli_e_debolezze_della_loggia.pdf
politica_e_minacce_globali_astengo.doc
la_nuova_merkel_nel_cuore_delleuropa_valli_2-9-15.doc
laccoglienza_e_leu_cassese.pdf

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