SINDACATO AUTOREFERENZIALE E DISTANTE – B.Boni – riflessioni –

Tutto è mutato nella società e nel lavoro, il sindacato è sentito distante o anche peggio…..allora è il vecchio mestiere del sindacalista che deve ritornare: necessario, indispensabile e, per questa ragione, ovviamente faticoso. Beppe Boni, con una lunga storia di sindacalista Cisl e di attività per la formazione, propone alcune riflessioni sul sindacato, riprendendo l’intervento  fatto all’Assemblea Organizzativa della Cisl torinese e canavese, svoltosi il 12 ottobre 2015. Il caso dei mega stipendi in Cisl, il caso Scandola erano ben presenti anche se pochissimi sono stati i dirigenti sindacali che hanno “osato” approfondire.

Boni chiede di porre attenzione a fatti che il sindacato, la Cisl tende a derubricare.

Certamente si può contare sul fatto che molte cose verranno, ben presto, dimenticate. Saranno dimenticati gli episodi che hanno fatto, a torto e a ragione, indignare molti. Essi assumeranno contorni sempre più sfocati. Ma, a mano a mano, che si perderanno  i dettagli e il ricordo si farà più generico, una coltre di negativa e persistente di diffidenza si potrà allargherà intorno, ma non solo, alla Cisl e dentro ai mondi di lavoro in cui è stata ed è immersa.

Ed è essa potrà essere  tanto più radicata quanto più verranno dimenticati gli episodi specifici che l’hanno generata. Da avvenimento, da episodio preciso si potrà trasformare in una struttura culturale, o mentalità, pressoché permanente.

In buona sostanza, potrà essere espressione  di un ' pregiudizio ' negativo, generico e indistinto ma radicato, nella società e  fra i lavoratori. E ciò potrà renderà più duro il lavoro e l’impegno del sindacalista che potrà fare più fatica a motivare e ad argomentare, a convincere.

Dovrà superare nel lungo periodo, probabilmente, un muro impalpabile e invisibile, spesso sfuggente, ma estremamente resistente di diffidenza e sfiducia. O meglio si aggiungerà ad un muro già consistente, soprattutto negli ultimi tempi, di diffidenza e di pessimismo sociale nei confronti dell’azione sindacale.

Ma da che cosa è partito questa diffidenza e questo pessimismo sociale e culturale nei confronti del sindacato?

E perché alcuni dirigenti sindacali sono annegati in una dimensione acuta di autoreferenzialità? (…)

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Allegato:
riflessioni_intervento_boni.doc

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