POPOLI DEL NORD AFRICA – F.Olivero – globalmondo 16/2/11

Popoli del Nord Africa a Lampedusa ed in Italia. Non penso che il Consiglio dei Ministri di sabato 12 febbraio abbia voluto risolvere il problema degli arrivi via mare dei migranti, ma dimostrare che è un “governo del fare”, soprattutto davanti alle telecamere ed ai giornalisti, cercando di sviare l’attenzione dalla rivolta delle piazze italiane.Una politica migratoria fallimentare. Costano di più tre anni di respingimenti di 30.000 irregolari, che l’integrazione di 5 milioni di nuovi cittadini!L’idea che si possano respingere, sempre e comunque, coloro che arrivano via mare, usando navi, aerei, elicotteri in collaborazione con la Libia è fallita! Oggi la nuova realtà ci ha spiazzati: per 30 anni abbiamo fatto accordi con i governi autoritari di Algeria, Tunisia, Egitto, Marocco e Libia.

Ora in due paesi non c’è più la controparte (Egitto e Tunisia), altri due sono in rivolta, il quinto (Libia) è sotto il tallone del dittatore.

Nessuno ripensa ai rapporti con le élites corrotte e prepotenti, che impongono con “farse democratiche” leggi terribili, senza rispetto dei diritti umani.

E noi nulla abbiamo da obiettare?

Prima di prendercela con l’UE (a cui non abbiamo detto ciò che ci serve, come è previsto nel trattato, se non genericamente, tanto da non poter avviare la procedura), esaminiamo la nostra politica migratoria.

Dal mare arriva, normalmente, il 10% dei migranti, dagli aeroporti e via terra, con visto turistico, che poi copre la permanenza irregolare , arriva il 90%. Che cosa faremo con questi? Costruiremo muri, come propone la Grecia? Troveremo una politica accogliente e strutturata con il nord Africa?

Un suggerimento: prima diamoci un piano serio per l’integrazione dei migranti, non rimandiamo a casa chi fugge dalle rivolte, che chiederà rifugio e protezione internazionale.

Intanto, ripensiamo i rapporti con i “faraoni” che, sotto false spoglie democratiche, in realtà non rispettano i diritti dei cittadini.

Se non faremo questo aumenteranno gli arrivi dal Nord Africa, arrivi che noi stiamo indirettamente favorendo con il nostro appoggio ai “dittatori”.

 don Fredo Olivero

Direttore Migrantes Piemonte e Valle d’Aosta

 
1 commento
  1. noname
    noname dice:

    Fredo, come migrante di oltre 40 anni fa, indosso la tua problematica 100%, visto che le migrazioni – in Brasile una delle tante si chiama ‘urbanização’, fenomeno massivo e estremamente problemático, meno della migrazione internazionale – sottolineo l’aspetto índividualizzato che assume il fenomeno, visto che i migranti, anche quando lasciano in massa, si spostano come individui non organizzati. Sarebbe interessante che noi agenti di istituzioni (sindacati, chiese, partiti, ONG…) cercassimo una forma organizzata di analisi e di azione, perché il fenomeno oggi non si puó piú affrontare come Mosé con gli  ebrei  (solo per ricordade la storicitá del migrare). Spero risentirti e risentire, sul tema, amici, per agire insieme. Adriano Sandri

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *