MERCATO SENZA LAVORO – R.Caviglioli – recensione

Rino Caviglioli invita a leggere  il saggio “Mercato senza lavoro” di Ferruccio Pelos perché è un libro colmo di dati che fanno chiarezza sulle tante figure contrattuali e le articolazioni dell'occupazione. E’ una fotografia, ma anche un racconto che rende evidenti le dinamiche che ne hanno determinato la trasformazione con un progressivo arretramento della quota di occupazione tutelata. Caviglioli sollecita la lettura perché “tutti i regimi di impiego sono posti sotto osservazione: occupati a tempo indeterminato, occupati a tempo determinato,  lavoratori interinali e somministrati, lavoratori part time (determinato e indeterminato), occupati con contratti non standard (lavoro a progetto, collaborazione occasionale, collaborazione coordinata e continuativa, lavoro intermittente o a chiamata, job sharing, contratti di inserimento), occupati con contratti di formazione e lavoro (apprendistato, contratti di formazione e lavoro propriamente detti, stage e tirocini formativi). E poi i regimi di lavoro specifici, come quelli relativi al popolo delle partite Iva, ormai dilagate, tra le 400.000 false, cioè delle quali sono titolari lavoratori attivi a tempo pieno con un solo datore di lavoro, e vere, fino ad essere ormai il doppio di quelle della Francia, della Germania o della Gran Bretagna: 5,5 milioni quelle operative, il 25% circa degli occupati. Come se non bastasse completano il quadro le informazioni sulla non applicazione “consensuale” dei contratti collettivi nazionali nelle piccole e piccolissime imprese. E i giovani NEET, cioè quelli fuori dai circuiti del lavoro e della formazione, che nel 2010 erano 2.110.000, cioè più del 50% dei giovani attivi fino a 29 anni”. La tesi del libro è ben chiara: è la domanda che manca, seni essa non si crea lavoro. Il saggio contiene la prefazione di Pierre Carniti e postfazione di Luigi Di Marco.

In allegato

La recensione di Rino Caviglioli

Allegato:
il_mercato_senza_lavoro_di_pelos_caviglioli.doc

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