IL CONGRESSO DEL PC CINESE – T.Ferigo e V.Rieser – globalmondo

L’otto Novembre si è aperto a Pekino il XVIII congresso del Partito Comunista Cinese. Un congresso che sancirà la transizione da un gruppo dirigente al potere da un decennio, ad una nuova elite. Già si conoscono da tempo i nomi dei futuri Presidente e segretario del partito. Interpretare cosa avviene nel potere in Cina è addirittura una disciplina scientifica  e i sinologi  intellettualmente onesti (vedi allegati) si guardano bene dal lanciarsi in interpretazioni sulle dinamiche interne, le linee e lotte politiche. Richiamano però l’importanza dell’evento che si svolge nel bel mezzo di trasformazioni sociali definite epocali: le migrazioni interne, l’urbanizzazione, la crescita delle diseguaglianze, le tensioni tra regioni, i problemi ecologici, le difficoltà di un modello economico troppo export e infine una conflittualità diffusa con giovani operai e cittadini protagonisti (vedi allegato).

Gli scioperi non si fermano, anche se arriva il congresso, anzi. L’opacità del sistema politico, il disinteresse della popolazione cinese ( vedi articolo ) possono reggere nel prossimo futuro a sfide di questa portata? Come? Non sono domande retoriche.

Quanto avviene in Cina  interessa l’intero pianeta. Non solo per ragioni d’interdipendenza e il peso dell’economia cinese negli equilibri del mondo. Quanto avviene in quella parte del pianeta è stata e continua ad essere una parte critica della storia dell’umanità e delle sue battaglie per un mondo diverso.

Per saperne di più leggi gli allegati

Allegato:
congresso_pcc.doc
stato_e_partito.doc
aperto_il_xviii_congresso_del_pcc.doc
una_ordinaria_settimana_di_conflitti_sociali_in_cina.doc

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