CHI E’ IL PROSSIMO TUO? – S.Pezzotta – riflessione sui simboli religiosi per fini elettorali –

Chi è il prossimo tuo? E’ forse il più grande interrogativo per i credenti del messaggio di Gesù, narrato dai Vangeli. E’ stato declinato in 2000 anni di storia nei modi più diversi e anche opposti. I simboli religiosi compaiono, come un fiume carsico, anche nella politica. Ora nuovamente anche  in Italia. Savino Pezzotta ha pubblicato sul suo blog l’articolo “Riflessione” in cui si legge “..sono infastidito dalla continua esibizione politica dei simboli religiosi, che sempre più mi appare come una strumentalizzazione del sentire e della pietà che scaturiscono della fede cristiana.

Sono convinto che questo sia un modo per evitare di riflettere sul significato profondo e liberante della fede. Anche questo è un modo per corrompere il pensiero delle persone.

Da sempre, sono convinto che vi sia un dovere di servizio politico dei cristiani e che oggi dovrebbero essere mobilitati, non tanto a costruire forme politiche o partiti, ma nel contribuire a ripristinare il valore delle ragioni etiche e spirituali del fare politica, per fare questo serve un forte impegno su istanze estetico-creative, nel senso che l’impegno politico dovrebbe essere animato da uno spirito di gratuità e di servizio non disgiunto dall’ampliamento della relazioni personali e sociali con ogni altro che mostra il suo volto e che incontriamo nel vivere; dal disincantato ideologico; da una sincera passione ideale e da un profondo elemento di gioia e speranza; da un motivo di ricerca della felicità che appaghi un bisogno interiore di autorealizzazione della persona umana.(…)  per continuare aprire l’allegato

Vedi anche l'articolo "L'uso dei simboli religiosi per unire ceti non omogenei" di Nadia Urbinati su Il Corriere della Sera

Allegato:
riflessione_pezzotta.doc
luso_dei_simboli_politici_urbinati_corsera.doc

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