CERCANDO IN …. – Agenda Monti – diseguglianze e credit crunch

Cercando nell'Agenda Monti. Come si riducono le grandi e crescenti diseguaglianze in un sistema economico di mercato libero? Nicola Cacace indica modi principali. Una politica fiscale progressiva, come prescrive  la Costituzione; poi una politica per assicurare servizi sociali efficienti ed efficaci universalisti per consentire effettiva eguaglianza a tutti cittadini ( art.3). Le politiche hanno connotati di sinistra e di progresso se osservano questo indirizzo, diversamente sono di destra e conservatrici.

Come si riduce l’oceano di cassaintegrati e disoccupati? Innanzitutto consentendo alle aziende che hanno programmi e commesse di non rallentare ai minimi l’attività produttiva o di fallire per mancanza di liquidità a causa di crediti che attendono di essere onorati. Mancano i bonifici di clienti a loro volta in difficoltà, i bilanci vanno in rosso ed i Tribunali decretano i fallimenti.

Pesa il macigno dei mancati pagamenti della Pubblica Amministrazione che apre una drammatica reazione a catena: la Confindustria stima che siano oltre 80 miliardi i crediti vantati da migliaia e migliaia di aziende e fornitori. Pesa, forse,  di più la stretta del credito.

Il Pil in Italia continua a scendere, la recessione non si arresta. Anche la quantità dei prestiti delle banche alle aziende è in costante calo.I due grafici in negativo interagiscono e si autoalimentano.

Sul credit crunch ( stretta del credito) si scrivono articoli ma rare sono le proposte per superarlo. Si auspica e si attende che la banche si autoregolino meglio. Spesso si dimentica che “Con il termine stretta del credito , si indica un calo significativo (o inasprimento improvviso delle condizioni) dell'offerta di credito al termine di un prolungato periodo espansivo, in grado di accentuare la fase recessiva.” (vedi Wikipedia.it).  La stretta del credito, di norma,  si opera in periodo espansivo e d’inflazione galoppante non già in recessione.

Vi invitiamo a rileggere l’Agenda Monti per individuare se contiene proposte su quanto sopra richiamato ed alleghiamo al riguardo due recenti articoli di Nicola Cacace e di Dario Di Vico; inoltre i due casi di fallimenti di aziende storiche e molto diverse per attività: la Richard Gnori, la prestigiosa fabbrica di porcellane di Sesto Fiorentino ( marchio del lusso) e la Neon Bergui di Torino.

Allegati

  • Preambolo e Agenda Monti
  • L’Agenda Monti e lo spread sociale   di Nicola Cacace su L’Unità del 11-1-2013
  • Prestiti bancari in calo di Dario Di Vico Il Corriere della Sera del 11-1-2013
  • Dopo 230 anni di storia chiude la Ginori di S.Renzini su L’Unità del 8-1-2013
  • A Torino si spegne anche la Bergui F.Ferrero su L’Unità 68-1-2013

Allegato:
preambolo_monti.doc
agenda_monti.pdf
agenda_e_spread_sociale_cacace.pdf
prestiti_imprese_ancora_in_calo_di_vico.pdf
dopo_300_anni_chiude_ginori.pdf
la_crisi_e_chiusura_della_bergui.doc

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