CAMBIARE LE PENSIONI – Cgil,Cisl e Uil – dare lavoro ai giovani, adesso! –

Finalmente un’iniziativa unitaria delle confederazioni che sembra possedere le caratteristiche di continuità. Sull’importante tema delle pensioni con una flessibilità in uscita che consenta più avviamenti al lavoro dei giovani. Giovedì 17 dicembre si sono svolti, in contemporanea, tre grandi e affollati attivi  interregionali dei quadri e dei delegati di Cgil-Cisl-Uil a Torino, Firenze e Bari. La legge di Stabilità 2016 non contiene risposte adeguate alle principali richieste dei sindacati per la modifica della Legge Fornero, per rimuovere le rilevanti ingiustizie ed iniquità presenti nel sistema previdenziale italiano. Sono molte le richieste dei sindacati (vedi allegato) che sono state illustrate ai delegati nelle tre Assemblee Nazionali del 17 dicembre.

Nel documento unitario si chiede di tutelare le pensioni in essere: le manomissioni dei meccanismi di perequazione, operate dai vari governi negli anni, hanno violato i diritti dei pensionati. Ma la rivalutazione delle pensioni e la difesa del potere d'acquisto non sono privilegi: occorre prevedere meccanismi di salvaguardia nel tempo e tornare alla normativa sulla rivalutazione prima del blocco della legge Monti-Fornero.

Serve poi rafforzare la previdenza complementare: il governo, scrivono i sindacati, "valorizzi la peculiarità del risparmio gestito dai fondi pensione negoziali, riconoscendone la finalità sociale anche sul piano fiscale, riportando all’11 per cento l’imposta sostitutiva innalzata al 20 per cento per una malintesa idea di equiparazione alle rendite finanziarie". Spetta sempre all'esecutivo creare le condizioni per migliorare l'utilizzo dei fondi pensione.

Dare lavoro ai giovani è l'altro punto centrale. Per Cgil, Cisl e Uil "è necessario un intervento strutturale di riforma che dia certezze ai lavoratori e alle lavoratrici, giovani e meno giovani, e restituisca una parte delle risorse risparmiate sulla loro pelle". Il mercato del lavoro va sbloccato per creare occupazione. Guardando a domani, servono pensioni dignitose per i giovani e i lavoratori precari e discontinui: occorre correggere il funzionamento del contributivo, ripensare la gestione separata Inps e promuovere schemi di solidarietà intergenerazionale, come il ricorso alla contribuzione figurativa.

Le organizzazioni sindacali chiedono poi un accesso flessibile al pensionamento. È indispensabile ripristinare meccanismi di flessibilità, a partire dall’età minima di 62 anni oppure con  la possibilità di combinare età e contributi, per andare incontro alle esigenze di vita. Su eventuali misure che leghino l'accesso anticipato al ricalcolo della pensione col contributivo, i sindacati ribadiscono "assoluta indisponibilità".

Il problema degli esodati è l'altro grande nodo da sciogliere. Riconoscere il lavoro di cura e la diversità dei fattori, ovvero i lavori usuranti, è l'ultima importante richiesta.

Per più informazione aprire gli allegati

  • Documento unitario Cgil-Cisl-Uil
  • Manifesto per Assemblee 17 dicembre
  • Intervento di Susanna Camusso all'Assemblea di Firenze (sintesi)
  • Intervista a Alessio Ferraris Seg.Reg.Cisl Piemonte

Allegato:
piattaforma_pensioni_cgil-cisl-uil_17_dicembre.pdf
manifesto_assemblee_17_dicembre.pdf
pensioni_tempo_di_cambiare_camusso_firenze_cgil_cisl_uil.doc
la_legge_fornero_e_un_danno_al_paese_ferraris_cisl_regionale.doc

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *