IL RAZZISMO TENDENZA ZALONE – M.Adinolfi – l’immigrato e le sue interpretazioni –
Cultura musica ironia e …il paese che siamo. L’immigrato e le sue interpretazioni (vedi in allegato Il razzismo tendenza Zalone di M.Adinolfi). Il nuovo Checco Zalone: una canzone, un trailer, www.youtube.com/watch?
Siamo un popolo che afferra e apprezza l’ironia? Anche quella più pungente? Anche verso se stessi e l’opinione comune? Zalone sarà incompreso come lo è stato Giorgio Gaber dalla metà degli anni 70 in poi? Per essere rivalutato in seguito. Dalle biografie che accompagnano gli Album di Gaber si sa che fino al 1974 votava Pci, poi ha quasi sempre disertato le urne, interessandosi sempre più alla libertà individuale/intellettuale che alla lotta di classe e alla rivoluzione operaia. Negli anni ’90, si definì essenzialmente un «borghese anarchico-individualista». Il teatro-canzone degli anni ’70 mostra chiaramente, nell’evoluzione dagli spettacoli della prima metà del decennio ai successivi «Libertà Obbligatoria» e «Polli d’allevamento», il progressivo distacco di Gaber (e di Luporini) dai «dogmi» sessantottini, considerati una degenerazione delle originali «utopie» dell’epoca. Tanto che Gaber, agli esordi del teatro-canzone contestato «da destra», fu in seguito fischiato e criticato da sinistra, per presunti contenuti qualunquisti, se non addirittura reazionari, dei suoi spettacoli. A distanza di anni si può meglio capire che Gaber sapeva e voleva pungere con le sue parole, la sua ironia e la sua musica i troppi che si erano appisolati. (in allegato le 15 canzoni di maggior successo).
Allegato:
il_razzismo_tendenza_zalone_adinolfi_foglio.doc
giorgio_gaber_e_15_sue_canzoni-opere.doc
basta_con_il_politicamente_corretto_zalone_cazzullo_corsera.doc
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