UN SINDACATO FORTE – M.Cacciari – conviene anche a Renzi –

Massimo Cacciari, su L’Espresso n.48, inizia il suo editoriale così. Giusto denunciare il corporativismo delle organizzazioni dei lavoratori. Ma svolgono un compito essenziale, oggi ancora più che in passato. Avere un interlocutore autorevole e autonomo è nell’interesse dello stesso governo. La situazione del Sindacato e dei suoi rapporti con il Governo emerge ormai come uno degli elementi caratteristici della crisi italiana. De-legittimare quotidianamente l’azione sindacale, denunciandone arretratezze culturali e scarsa rappresentatività, è altrettanto semplice e sbagliato che accusare Renzi di tatcherismo tout-court. Siamo al solito vizietto nostrano: la de-rubricazione di contraddizioni di rilievo storico a giudizi sulla qualità del personale politico. Maggiore consapevolezza non guasterebbe, da entrambe le parti.

Approfondisce l’analisi, che vi invitiamo a leggere nel testo allegato, concludendo con una considerazione e  due domande.

Ma un Sindacato forte è anche autonomo e dialogante su tutti i temi di riforma sociale.

  • È a questo fine che muove Renzi nelle sue anche sacrosante critiche a conservatorismi e corporativismi?
  • Oppure aspira a un Sindacato cinghia di trasmissione del Governo, e dunque, alla fine, ancora più impotente dell’attuale?

A lui l’ardua sentenza.

Allegato

  • A Renzi conviene un sindacato forte  di Massimo Cacciari L’Espresso n. 48_ 4-12-12

Allegato:
a_renzi_conviene_un_sindacato_forte_cacciari.doc

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