Vincenzo dona futuro

Martedì 27 febbraio a Torino, alle 17,30, nonostante l’intensa pioggia, in molti hanno riempito la sala del Tempio Valdese per dare l’ultimo saluto a Vincenzo Elafro, portato via in poche settimane da un tumore non più operabile. La bara non c’era perché Vincenzo ha voluto donare il suo corpo per la ricerca, all’università di Padova. E’ stata una cerimonia laica durante la quale si sono avvicendati al microfono molti/e persone per portare un ricordo della sua intensa vita.

Persone che non si vedevano da anni e si sono ritrovate per il mesto saluto. Tanti i compagni/e di lavoro che a Mirafiori dopo l’autunno caldo del ’69 hanno dato vita ad inedite – per la storia Fiat – mobilitazioni e scioperi degli impiegati. Vincenzo è stato uno dei principali punti di riferimento. Non abbiamo registrato i nominativi  degli interventi. Qui pubblichiamo solamente il saluto-ricordo di Carlo Daghino che nel corso del rinnovo contrattuale nazionale del 1966, aveva iniziato, con pochissimi altri tra i quali il membro di Commissiane interna impiegati Elidio Dellacqua, ad organizzare e fare partecipare allo sciopero un gruppo di impiegati nella palazzina Mirafiori. Azione che, anche dopo il trasferimento punitivo di Daghino a Stura, proseguì con grande impegno – come in una staffetta – Vincenzo con tanti altri compagni/e di lavoro. Sarebbe davvero importante ricostruire, a distanza di tanti anni, quelle storie con i tanti fatti e tanti nomi. Si potrebbe provare, un modo per ricordare i tanti/e che ora hanno i capelli grigi e parecchi acciacchi, e di quelli che se ne sono già andati.

La Fondazione don Mario Oberti, con la moglie Cecilia e il figlio Francesco, hanno promosso l’iniziativa “Vincenzo dona lavoro”, con questo invito. In allegato il progetto della Fondazione.

A tutti gli amici e le amiche di Vincenzo Elafro

Penso che lavorare con le mani sia un’esperienza molto importante, che ha anche cambiato il mio modo di vivere e di conoscere le persone. Lavorare con le mani, senza mai dimenticare la testa. Per questo credo che la formazione professionale sia fondamentale per la crescita della persona.”

Con queste poche parole Vincenzo ci ha riassunto il senso degli ultimi anni della sua vita. Formare al lavoro per la crescita e il futuro della persona. Proprio per questo abbiamo deciso di aderire al progetto della Fondazione Operti e proporre questa raccolta fondi che abbiamo chiamato: “Vincenzo dona futuro”.

Il contributo raccolto con questo progetto sarà destinato a finanziare una borsa di formazione che consenta ai partecipanti di avere un reddito minimo come sostegno nel periodo di preparazione professionale in attesa di essere assunti.

Per aderire al progetto si può versare il contributo tramite bonifico all’IBAN

IT 29 N 03069 09606 100000183018  Intestato alla Fondazione Don Mario Operti

Con la causale “VINCENZO DONA FUTURO”

Grazie a tutti per la disponibilità

Cecilia e Francesco

Il saluto-ricordo di Carlo Daghino

Vincenzo tu sei stato, per me, uno di quei compagni di impegno sindacale e di lotta di cui ci si ricorda per tutta la vita e che quando ci si reincontra, magari dopo 30 o più anni, ci si accorge di essere sempre in sintonia.

Vincenzo tu sei stato uno di quei militanti la cui opinione era importante, molto stimolante e sovente decisiva. Il tuo rapporto con colleghi e compagni di lavoro era talmente stretto e sincero che quando parlavi tutti noi eravamo certi che le tue parole riportavano la realtà del tuo mondo di officina.

Il tuo impegno, in qualunque situazione, è stato dettato da un carattere sincero e molto generoso, amante della libertà e della giustizia: valori questi che hai espresso tanto nell’impegno sociale quanto nei momenti di riposo e di convivialità e che hai mantenuto anche cambiando mestiere dedicandoti all’artigianato. Ancora negli ultimi anni ci siamo reincontrati  in occasioni diverse e sempre sei stato coerente con i tuoi principi.

Questo sei stato il Vincenzo che io ho conosciuto e ti sono grato di essermi stato amico e di aver lasciato come esempio la capacità di mantenere ed esprimere convintamente i propri valori in qualunque situazione ci si trovi.

E questo esempio ci può aiutare in questi momenti in cui il cielo sembra oscurarsi e la notte avvicinarsi lenta e apparentemente inesorabile.

Grazie Vincenzo, aiutaci a resistere ovunque tu sia.

Dei tanti interventi di Vincenzo Elafro sul sindacato e sulle lotte alla Fiat alleghiamo quello del 2010, dopo trent’anni dai “35 giorni Fiat”. https://sindacalmente.org/content/memorie-viventi-dei-35-giorni-elafro-e-marchetto-sindacato-storia-13-10-106/

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