IMMIGRATI, CRISI, PERMESSO DI SOGGIORNO – A.Jaouhari – Cgil –

I Lavoratori immigrati, la crisi del lavoro e la conservazione del permesso di soggiorno. Il problema della disoccupazione prolungata mette a rischio la possibilità di mantenimento e continuità del permesso di soggiorno per un numero sempre crescente di cittadini stranieri. L’ufficio immigrazione CGIL di Torino ha raccolto tanti segnali di sofferenza dei cittadini stranieri nell’affrontare l’esigenza di rinnovo del permesso di soggiorno. Riguardano un numero sempre più significativo di lavoratori immigrati indipendentemente dalle loro nazionalità di provenienza. Ora, oltre ai problemi della crisi, grava la sovrattassa sul permesso di soggiorno,  una misura iniqua ( 376,36 €). I timidi correttivi introdotti serviranno a poco.

Nell’articolo allegato troverete la descrizione della marginalizzazione e delle tante irregolarità che le attuali norme moltiplicano e conclude con la seguente riflessioneContrariamente a quanto si pensa, il prolungamento della durata del permesso di soggiorno a 4 o 5 anni o più può avere molti effetti positivi. Evitando il rischio della perdita del titolo del soggiorno e la ricaduta nell’irregolarità i lavoratori stranieri non si  sentiranno costretti ad accettare qualunque tipo di lavoro e non eserciteranno volentieri il lavoro nero, soprattutto in presenza di un sistema ispezioni e controlli seri sul lavoro. In questo modo non sentendosi la spada di Damocle sulla testa, sono più incentivati a tornare tranquillamente nel paese di origine per periodi più lunghi di tregua, di attesa di una eventuale ripresa e nel frattempo incominciare, per chi ha già qualche risparmio, a pensare a qualche progetto se proprio la prospettiva di rientro dovrà diventare definitiva nel futuro”.

Leggi l’interessante articolo di Abdesalam Jaouhari dell’Ufficio Immigrazione della Cgil di Torino“

 

Allegato:
immigrati_e_crisi_occupazionale.doc

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