DIRITTI EROSI – E.Artesio – liste d’attesa e Consiglio di Stato –

Eleonora Artesio ha dedicato molti anni ai problemi della salute e della sanità, ricoprendo anche  importanti incarichi a livello Regionale. Nell’articolo “Diritti negati, diritti erosi” (allegato) mette in guardia sulle conseguenze della recente sentenza del Consiglio di Stato che darà un ulteriore colpo alla garanzia di determinati servizi (LEA), intaccando gravemente  la possibilità di erogare  servizi universali sanitari, in tempi utili ai pressanti bisogni di cittadini.

Riguarda i trattamenti per le condizioni di non autosufficienza. In Piemonte le liste di attesa, per gli inserimenti nelle strutture o per il sostegno economico nelle cure domiciliari che in Piemonte, arrivano a circa 32.000 persone. La obbligatorietà di rispondere a queste necessità, pur sancita per legge non è praticata

La sentenza 604 del 6/2/2015 del Consiglio di Stato non accoglie i ricorsi presentati da associazioni e Comuni, tra cui Torino, contro la Regione Piemonte per ottenere l'annullamento di una terna di delibere che, sotto la giunta Cota, hanno riordinato il sistema dei servizi integrati della residenzialità e semi residenzialità.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto che una lunga lista d’attesa non violi i livelli essenziali di assistenza (LEA), in quanto orientata a governare la domanda al fine del contenimento e della razionalizzazione della spesa, specialmente in una Regione in piano di rientro.

I media e le forze politiche non ne hanno fatto oggetto di grande attenzione eppure questo pronunciamento svela un dato di realtà italiana che solo la retorica politica continua a negare: i LEA non sono più garantiti e il nostro sistema sanitario non è più universalmente accessibile.

Anche la sinistra, che tanto guarda a Syriza, manifesta la sua intrinseca  debolezza e carenza di conoscenza quando i diritti sono erosi fuori dall’ambito della “fabbrica”, delle aziende.

Valga ricordare che in Grecia, Syriza ha costruito il suo successo con tante azioni sociali, tra queste quelle in risposta al drastico taglio dei servizi assistenziali e sanitari nazionali, certamente ben più grave di quanto avviene in Italia, dove l’insidia sta nella gradualità – continua – della riduzione dei servizi non come soppressione degli stessi ma come non garanzia di erogabilità.

L’articolo allegato può far capire molto di più di tante frasi retoriche e può fare aprire gli occhi che spesso sono calamitati dalla politica gridata dello spettacolo.

 

Allegato:
diritti_negati_diritti_erosi_artesio.doc

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