ATTUALITA’ DI ELSA MORANTE – redazione cultura & laicità 26/2/10

Gianni Fabris ha fatto pervenire al nostro Blog uno scritto di Elsa Morante che da qualche settimana circola sulla rete. Questo il testo:"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e   tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano,di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi  atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso   della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.

In Italia è  diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si   circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio   che vuole rappresentare."

 

Direte: ma come ha fatto ad avere scritto questa pagina Elsa Morante, che è morta nel 1985?  Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a  Mussolini. ( Lo scritto, del 1° maggio 1945, intitolato Il Capo del Governo è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura”, n. 456, febbraio 1988,  ed è stato  riproposto recentemente dalla rivista Atti Impuri).   
1 commento
  1. noname
    noname dice:

    Grande la Morante. Io avrei subito detto il Berlusca! Sono anche d’accordo sul giudizio di noi italioti: salvo (forse gli ultimi 60 anni) siamo ridiventati quello che siamo sempre stati, un popolo di "badanti e servitù" al servizio non di re e principi potenti e illuminati, ma bensì di castaldi, gabellieri, faccendieri, affaristi, ecc.

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