PER UNA SCUOLA CHE INSEGNI A IMPARARE – ddl e modifiche – l’unità paga –
Una scuola per imparare a conoscere, per superare l'emarginazione e l'abbanono scolastico. La grande mobilitazione unitaria dei sindacati della scuola sta producendo significativi risultati sul disegno di legge governativo per “una buona scuola”, approvato alla Camera ora passa al vaglio del Senato dove si dovranno apportare significative ulteriori modifiche, come ad esempio, quelle proposte dal Forum Pd torinese (Renato Bresciani, vedi allegato). Le modifiche più rilevanti riguardano i nuovi poteri del dirigente scolastico per consentire autonomia di gestione alla scuola (vedi articolo allegato di Francesco Daveri) e la soppressione dell’articolo che consentiva di destinare il 5 per mille ad una singola scuola, sollevando giuste proteste dalla Associazioni del Volontariato e da gran parte del popolo della scuola. La questione di fondo da affrontare è se la scuola debba essere intesa come un’azienda (seppure senza scopo di lucro) oppure no. (vedi articolo di Elena Centemero).
Sul rischio di introdurre un “super preside” o di tenersi un “preside travicello” sono già corsi fiumi di parole. La definizione dei poteri del dirigente scolastico, e soprattutto le modalità con le quali saranno esercitati, sarà tanto più appropriata e equilibrata quanto più si approfondiranno le finalità e le caratteristiche della “azienda”scuola. Francesco Daveri scrive al termine del suo articolo:“C’è l’azienda Fiat e c’è l’azienda Caritas. La Fiat ha scopo di lucro. La Caritas non ha scopo di lucro. La scuola assomiglia alla Caritas. E’ dunque anch’essa un’azienda, cioè un insieme di asset (attività di valore), combinati da un manager responsabile (il dirigente scolastico) con il supporto del consiglio di istituto (dove siedono studenti, docenti, genitori e personale tecnico-amministrativo) e del collegio dei docenti (con cruciali prerogative didattiche), per produrre servizi di istruzione agli studenti e alle loro famiglie nell’interesse della collettività”.
In occasione del salone del Libro, Massimo Recalcati ha calamitato l’attenzione della sala dell’Auditorium del Lingotto, parlando del suo recente libro “L’ora di lezione”, del suo modo di vedere e concepire l’attività dell’insegnamento e le finalità della scuola. (vedi allegati, introduzione del libro e recensioni).
La protesta di queste settimane ha preso di mira anche i test Invalsi. La sfiducia nell’Invalsi sta erodendone la credibilità. I boicottaggi hanno l’effetto di deteriorare l’efficacia di uno strumento non esente da criticità. L’accettabilità del test standardizzato va costruita attraverso un esame indipendente e autorevole dei risultati ottenuti finora. (vedi articolo di P.Brunori).
Per meglio comprendere le ragioni della ferma protesta sulla chiamata diretta dei docenti da parte del Preside è utile rileggere (attivando i sottoindicati link) la normativa vigente, severa e selettiva, che regola sia l'abilitazione all'insegnamento sia le diverse tipologie di graduatorie :
http://www.istruzione.it/urp/reclutamento.shtml
http://www.istruzione.it/urp/abilitazione.shtml
Allegati
- Abstract e recensioni per L'ora di lezione di M.Recalcati
- Un'ora di lezione – introduzione – di Massimo Recalcati.
- La scuola è un'azienda del tutto particolare di Francesco Daveri www.lavoce.info 19-5-15
- Perchè piace la scuola liberale di Renzi di Elena Cmentero su Il Foglio 19-5-15
- Il test Invalsi sotto il fuoco del boicottaggio di P.Brunori lavoce.info
- Appello del Forum Pd Torino a tutti i Responsabili Pd _ Renato Breciani
- Disabili e insegnante di sostegno "a vita"…. dal sito Redattore Sociale
Allegato:
abstract_recensioni_per_lora_di_lezione_di_m.recalcati.doc
ora_di_lezione_introd.pdf
la_scuola_e_unazienda_particolare_daveri.doc
la_buona_scuola_liberale_di_renzi_centemero_forza_italia.doc
test_invalsi_sotto_il_fuoco_del_boicottaggio_brunori.doc
appello_ai_responsabili_pd_sul_ddl_scuola_bresciani.doc
scuola_e_disabili_e_insegnante_di_sostegno_redattore_sociale.doc
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