MALI: UN NUOVO AFGHANISTAN? – T.Ferigo – globalmondo

Diversi lettori hanno sollecitato approfondimenti su quanto succede in Africa del nord. L'intervento francese in Mali in particolare, ma non solo. Non ritenendomi uno specialista ed un conoscitore in profondità di geopolitica che coinvolge  questi paesi, seguo per alcuni casi il metodo usato quando ero nella segreteria internazionale dei metalmeccanici (FISM). Avere contatti con persone di cui fidarsi all’interno ed all’esterno del paese di cui si vuole raccontare, leggere fonti che espongano i fatti prima di un’ideologia. La quantità di "esperti" sul web è molto vasta e stupisce la ridda di commenti politici che a volte sembrano calarsi su realtà poco conosciute. Per alcuni paesi come il Mali e  la Mauritania non ho collegamenti. Per rispondere alle sollecitazioni cercherò, pertanto, materiale sia di informazione sia di approfondimento, dando spazio a valutazioni diverse: chi teme un nuovo Afghanistan e chi sostiene la necessità di stabilizzare un'area dove gli arsenali passano rapidamente di mano in mano a questa o quella  milizia. Si può fare riferimento anche al bollettino-osservatorio di Paralleli.

Pubblichiamo in questo primo servizio:

  • l’intervista rilasciata da Romano Prodi all’Unità,
  • due articoli della  rivista francese Alternative Internazionali,
  • un articolo di Pino Arlacchi "I ribelli sono alleati con la mafia internazionale".
  • l'editoriale "Non ci sono le armi " di Andrea Lavazza su L'Avvenire

 

Allegato:
mali_alternative_internazionali.doc
mali_intervista_a_prodi.doc
mali_intervista_roupert_centro_pace_e_sicurezza9.doc
i_ribelli_del_mali_alleati_con_pino_arlacchi.doc
non_ci_sono_solo_le_armi_lavazza.pdf

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