La sinistra che serve…

Qualcosa si muove. Due episodi a Latina e in Basilicata

A Latina – Dopo un incidente sul lavoro che ha tolto la vita a un 26enne bracciante indiano, la Cgil presidia la Prefettura e chiede a Asl e ispettorato del Lavoro interventi di salvaguardia della sicurezza dei lavoratori agricoli. In un’interrogazione parlamentare, la deputata Pd Susanna Cenni denuncia le aziende che “non solo sfruttano i lavoratori, ma sono pronte a sacrificare le loro vite pur di aumentare i profitti ed evitare ogni conseguenza legale”. (v. allegato con articolo di Massimo Franchi)

E  si percepisce il senso di vera sinistra spinta dal vento della solidarietà nel racconto “Donne libere in campo” pubblicato su Il Manifesto. (v.allegato)

Citando “il senso della sinistra” la mente corre alla “sinistra sindacale” della quale ha scritto Sandro Antoniazzi, che ne è stato promotore a Milano, e ci ritorna in ricordo di Pierre Carniti, giugno 2018,  leader di quell’esperienza originale in Italia, che tanto ha servito nel passato, che serve oggi più di altra cosa, qui e nel mondo.  Antoniazzi ricorda sempre che quel leader e quel tipo di sindacato vennero descritti anche come ..pansindacalista, anarco-sindacalista o altri vocaboli del genere, senza cogliere il vero carattere di quell’originale sindacato..un esempio rarissimo di “sinistra sindacale”. C’è tanta sinistra nel sindacato e tanti sindacati di sinistra nel mondo, ma si tratta praticamente sempre di una sinistra politica che opera nel sindacato. La sinistra sindacale è un’altra cosa: parte dai problemi dei lavoratori e con essi agisce e lotta per cambiare la loro condizione. Per trovare qualcosa del genere penso che occorra risalire alle origini del sindacato…”.

In Italia ci sono molti lavoratori “invisibili” allo stesso sindacato, quelli del lavoro nero, gli irregolari che non sono riconosciuti come cittadini ma ben noti come  lavoratori da sfruttare senza regole.

Servono certamente i protocolli nazionali, e serve, eccome, un sindacato con il cuore e l’agire di “sinistra sindacale” di quel tempo. Si può, e qualcosa si muove.

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