L’EDITTO MORSI – Egitto e fratelli musulmani – globalmondo

Per proteggere la rivoluzione della primavera araba il Presidente Morsi ha pensato ad emettere  un editto, la settimana scorsa, che lo pone al di sopra della magistratura. Così facendo ha trasformato il Cairo e il suo paese in una polveriera con due grandi schieramenti che si fronteggiano con asprezza mobilitando le masse: da una parte i fratelli musulmani che con la loro fazione più confessionale ed intransigente sono alla base del “golpe bianco”, dall’altro il disaggregato fronte dell’opposizione che in tale occasione ritrova unità d’intenti per fare recedere il Presidente Morsi. Intanto l’intero fronte dei giudici e dei giornalisti ha dichiarato sciopero ad oltranza. I due schieramenti pro e contro l’editto di Morsi hanno programmato due grandi raduni di piazza per la giornata di Martedì 27 novembre. Il Presidente Morsi, forse si è accorto di aver fatto un “passo più lungo della gamba” ed ha convocato per Lunedì 26 novembre un incontro con l’opposizione.

L’editto di Morsi è schematizzabile in tre punti: magistratura imbavagliata, rimossione del Procuratore Generale, nuovo processo all’ex rais Mubarak e suoi collaboratori primari, per l’uccisione dei manifestanti a Piazza Tahrir.

La storia si ripete, per difendere i sacri principi delle rivoluzione si insediano regimi fortemente autoritari e dittature. Ma non sempre questo riesce, e speriamo che l’Egitto -paese importante per l’equilibrio del Medio Oriente ed ora per un’auspicabile secolarizzazione dei “fratelli musulmani”- rientri in questa seconda casistica.

Per saperne qualcosa in più sull’editto del Presidente Morsi apri i tre allegati.

Allegato:
morsi_si_prende_i_pieni_poteri_23-11-12.doc
piu_poteri_a_morsi_egitto_in_fiamme_la_stampa.doc
erdogan_modello_per_il_faraone_23-11-12.doc
leditto_di_morsi.doc

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