Idee per un futuro già presente

Lavoro, l’orario dimenticato

Le riduzioni dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale erano al centro del progresso sociale nella seconda metà del secolo scorso. Ora la deregolamentazione è diventata la regola, disarticolando la vita personale e familiare. Ma non è inevitabile. Le esperienze in Usa, Germania, Regno Unito e Olanda. Antonio Lettieri su Eguaglianza & Libertà inizia così la sua riflessione.  

La riduzione del tempo di lavoro è stata più fortunata di quanto aveva immaginato quasi un secolo fa il suo celebre sostenitore Lord Keynes, quando fece la famosa “profezia” in un discorso tenuto a Madrid nell’estate del 1930. In quell’occasione, Keynes sostenne che, nel corso di circa un secolo,il tempo di lavoro sarebbe stato ridotto a tre ore al giorno. La sua previsione entrò nella letteratura keynesiana, ma rimase sempre al margine del discorso sulla piena occupazione che divenne il centro della sua teoria nel campo della politica economica.

un’immagine….per riflettere

Oggi, dopo quasi un secolo, dobbiamo chiederci: cosa ne è stato della sua profezia? In effetti, la domanda e la risposta sono meno ovvie di quanto potrebbero a prima vista apparire. Nei primi decenni del secolo scorso, l’orario di lavoro era generalmente di circa 3000 ore all’anno. È vero che, all’inizio del secondo decennio del secolo, Henry Ford, sviluppando la moderna teoria dell’organizzazione del lavoro di Frederick Taylor, aveva inaugurato la rivoluzionaria catena di montaggio nella sua fabbrica di automobili di Detroit, riducendo sorprendentemente a 8 ore i turni di lavoro. Tuttavia, questa rivoluzione era destinata a rimanere una sostanziale eccezione nei decenni successivi.

L’articolo prosegue suddiviso in quattro punti:

  • 1.    La rivoluzione delle 40 ore settimanali ebbe inizio negli Stati Uniti e poi…
  • 2.   Negli Stati Uniti, il lavoro a tempo parziale è in larga misura l’unico disponibile…..
  • 3.  I mutamenti del tempo di lavoro sono stati altrettanto profondi nell’Unione europea, ma con modelli ed esiti difformi. Tre casi emblematici: Germania, Regno Unito e Paesi Bassi.
  • 4.  Per concludere, è utile tornare a Keynes che aveva immaginato la riduzione del tempo di lavoro fino a circa il 30 percento dello standard del suo tempo nell’arco di un secolo, e poi …….
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