Alberto e la visione del mondo

24 luglio 2012: sono trascorsi 10 anni da quando Alberto Tridente ci salutò per sempre. Que viva Alberto! Con il desiderio e l’auspicio che questo decennale sia ricordato entro l’anno con un’appropriata iniziativa dalla Fondazione Nocentini e dalla Cisl locale e nazionale, vogliamo qui riproporre alla lettura dei nostri simpatizzanti e amici alcuni degli articoli (v.allegato) che Alberto – cofondatore di sindacalmente.org – ci ha regalato nel corso del suo impegno redazionale. Alberto è stato un grande e coraggioso dirigente sindacale che non si è limitato all’ambito Fim-Cisl torinese e nazionale, la sua curiosità infinita delle cose del mondo lo ha portato a spingersi verso altri paesi gettando le basi di quello che sarebbe poi diventato l’impegno internazionalista delle organizzazioni sindacali, ad essere un grande ed appassionato sostenitore e collaboratore del Centro Studi Cisl di Fiesole: Lui autodidatta arrivato ad insegnare storia del Sindacato in Università, privilegiava ed insisteva sulla formazione dei giovani sindacalisti.

E’ stato testimone e protagonista di una tipologia di sindacalisti con un’ empatia profonda con la classe sociale da cui proveniva, aperto all’unità sindacale e politica purché rispondesse agli interessi di donne e uomini che affollavano l’area degli esclusi. Ha ignorato il tornaconto personale, in particolare se economico. Una gran voglia di vivere e di mettersi in gioco. Quel vecchio leone si è addormentato per sempre dieci anni fa, ma il suo esempio ed i valori che hanno guidato la sua vita rimangono un saldo ricordo per tutti coloro che l’hanno incontrato, sono l’immagine della sua anima che trasmette ancora oggi la forza di un uomo di frontiera, un costruttore di unità, un maestro di vita.

“La Fim di Alberto Tridente…” era questa la sintetica espressione degli anni 60-70 per indicare quanto di innovativo avveniva nel sindacato torinese, in raccordo con quello bresciano e milanese. Molti dirigenti attuali della Cisl e di gran parte delle Rsu non conoscono l’intensa vita  sindacale e internazionale di Alberto: eppure molto servirebbe ancora di quella lunga esperienza sindacale e politica. E’ stato tra i dirigenti protagonisti della Fim-Cisl fin dagli anni ’60, prima a Torino e poi a Roma fino al 1981 nel ruolo di segretario nazionale e grande animatore della politica internazionale della Fim e della Flm. Si è dedicato poi – naturale prosieguo di quanto aveva costruito all’interno del sindacato – all’internazionalismo come deputato europeo e come consigliere regionale del Piemonte (eletto come indipendente nelle liste di Democrazia Proletaria). 

A quella “Fim di Albertohanno fatto riferimento centinaia di quadri sindacali e molti delegati degli anni ’70 per sostenere quelle idee ricche di valori etici e nel contempo severe regole per “essere sindacalista”. In questa caldissima estate, in questi giorni, ci ha lasciato per sempre Pasquale Inglisano che – come ricorda Franco Aloia – “…è uno dei tanti militanti e dirigenti sindacali meridionali che hanno avviato la propria emancipazione, attraverso “l’università della fabbrica”. Per lui, la linea di montaggio della Carrozzeria della Fiat Mirafiori. Fu in quel folto gruppo, prima di operai e poi di delegati sindacali radicali che con le lotte e la contrattazione, cambiarono i rapporti sindacali in Fiat…” Vedi allegato. Pasquale è uno dei tanti che hanno detto “…è stata una grande fortuna essere guidati da uomini come Tridente”.

Qui ci limitiamo a tre brevi flash invitandovi alla lettura degli allegati, in particolare In memoria di Alberto Tridente a cura della Fim-Cisl Nazionale; la prefazione di GianGiacomo Migone alla bellissima autobiografia Dalla parte dei diritti– Settant’anni di lotta (Rosenberg & Sellier, Torino 2011) che Alberto ha fatto in tempo a pubblicare nella corsa contro il tempo che restava; l’articolo di Francesco Lauria “L’utopia concreta di Alberto Tridente” pubblicato sull’inserto culturale Via Po 21 di Conquiste del Lavoro.

1- Il periodo torinese della Fim-Cisl: Nel 1951 si iscrive alla Fim, nel 1955 viene assunto alle Ferriere Fiat di Torino, s’impegna nella sinistra democristiana con Carlo Donat Cattin; ha una rigorosa concezione del mestiere sindacale e schierandosi con la minoranza Fim, non accetta la subalternità aziendalistica della maggioranza Fim interna alla Fiat. Sono note le vicende che indurranno Giulio Pastore, segretario generale della Cisl, alla rottura con la maggioranza aziendalista a cui seguirà una grande scissione. Ad Alberto, con altri coraggiosi e indomiti sindacalisti considerati “comunistelli di sacrestia per la loro propensione a ricercare l’unità d’azione con la Fiom-Cgil, incomberà il compito di ricostruire la Fim torinese: autonoma, intransigente e combattiva che vincerà al Congresso Provinciale del 1961 e si avvierà la riorganizzazione del sindacato provinciale decentrando nelle Leghe poteri organizzativi e iniziative rivendicative, ispirandosi al modello tedesco del Dgb – Ig Metall (…).

2- Alberto sindacalista internazionalista degli anni ’70  – Fu l’ispiratore e primo protagonista di politiche sindacali a respiro internazionale (in particolare verso la Spagna franchista e il Centro e Sud America) sia su piattaforme rivendicative sia su formazione a sostegno di sindacalisti sotto il giogo di qualche dittatore di turno.  

3- Alberto trent’anni dopo (anni 2000, già in pensione) proseguì ponendosi il problema del ‘’che fare’’ in quei paesi dopo la conquista della democrazia, in particolare in Brasile, dopo che un ex-sindacalista ex-tornitore (Luis Inàcio Lula da Silva, conosciuto in fabbrica) era diventato Presidente del quinto paese del mondo! Ne scaturì il progetto “100 progetti per 100 città”, la cooperazione Italia-Brasile con il coordinamento del Comune di Torino.

Di seguito i link dell’ultima iniziativa sindacale nel 2013, promossa dalla Segreteria Regionale Fim-Cisl del Piemonte, per ricordare Alberto Tridente e la sua figura di sindacalista unitario e con visione internazionalista.

ALBERTO E LA VISIONE DEL MONDO – omaggio a Alberto Tridente –

19/12/2013/  Alberto sapeva vedere lontano, aveva visione e sapeva comunicarla. Eravamo in molti al Seminario “Prospettive di cooperazione decentrata Italia Brasile” nella Sala Colonne del Comune di Torino, sabato 14 dicembre. L’omaggio alla memoria, al pensiero e all’attività di Alberto Tridente é stato portato da rappresentanti istituzionali e da chi ha conosciuto Alberto in Italia e […]

SEMINARIO BRASILE-ITALIA – omaggio a Alberto Tridente – Torino 14 dicembre –

10/12/2013/   Alberto Tridente focalizzò l’attività dei suoi ultimi anni per immettere nuovi contenuti nei programmi di cooperazione Italia-Brasile, iniziati a metà degli anni 70 tra la FLM (metalmeccanici unitari) e la Cut Brasiliana. Allora il punto centrale fu l’estensione dei diritti sindacali conquistati in Italia agli stabilimenti Fiat in Brasile. Dal 2003, dopo la vittoria […]

In una delle sue ultime escursioni alpine, nella primavera del 2012, Alberto ritornava sul “tormentone” della rete idrica della città di San Paolo che la Smart, in barba a corsi realizzati da  Hydroaid per formare tecnici brasiliani, si era fatta soffiare dalle imprese cinesi. Non si capacitava di tale evento dopo l’attività di apriporte  portata avanti in Brasile.

Alberto è stato co-fondatore di www.sindacalmente  pubblicando 65 articoli i cui link li trovate nel file allegato.

Per una maggior conoscenza sulla vita di Alberto Tridente e di quanto ha fatto nel sindacato e per l’internazionalismo dei diritti vi invitiamo a leggere gli allegati e questo link con il ricordo di un suo carissimo amico del Trentino, Michele Nardelli, pervenutoci il 25 luglio, https://www.michelenardelli.it/commenti.php?id=481

1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] E’ stato testimone e protagonista di una tipologia di sindacalisti con un’empatia profonda con la classe sociale da cui proveniva, aperto all’unità sindacale e politica purché rispondesse agli interessi di donne e uomini che affollavano l’area degli esclusi. Ha ignorato il tornaconto personale, in particolare se economico. Una gran voglia di vivere e di mettersi in gioco. Quel vecchio leone si è addormentato per sempre dieci anni fa, ma il suo esempio ed i valori che hanno guidato la sua vita rimangono un saldo ricordo per tutti coloro che l’hanno incontrato, sono l’immagine della sua anima che trasmette ancora oggi la forza di un uomo di frontiera, un costruttore di unità, un maestro di vita. Con queste parole lo abbiamo ricordato l’anno scorso su questo sito, di cui è stato co-fondatore, nella ricorrenza del decimo anno della sua scomparsa. Vedi articolo e allegati con questo link https://sindacalmente.org/content/alberto-e-la-visione-del-mondo/ […]

I commenti sono chiusi.