Sindacato senza strategia efficace

Asbjorn Wahl pubblicaPer il sindacato è necessaria una nuova strategia su Social Europa. L’articolo è stato tradotto da Fulvio Perini e ripreso dal sito www.volerelaluna.it Così inizia.

Il sindacato è sulla difensiva in ogni parte del mondo, sottoposto all’offensiva di potenti forze economiche e politiche. Ha attraversato molteplici crisi. Gli imprenditori lo stanno attaccando su tanti fronti e anche l’attuale pandemia viene usata per ridurre la sua influenza, come anche i salari e, più in generale, le condizioni di lavoro. Dal 1980, momento nel quale ebbe inizio l’offensiva neoliberale, stiamo vivendo un drastico cambio negli equilibri di potere, con un loro trasferimento dal lavoro verso il capitale. Per limitare questo processo importanti e diffusi settori del movimento sindacale hanno continuato a perseguire la strategia, l’ideologia della concertazione sociale pensata in altri momenti quando i rapporti di forza erano profondamente diversi. Ora, un numero crescente di sindacati sta prendendo coscienza di essere in una situazione critica e che sono ogni giorno di più necessari dei passi audaci per affrontare i propri avversari. Dobbiamo riformare i nostri sindacati, per convertirli in strumenti più efficaci e con una maggiore preparazione in vista dei confronti che si presentano per l’avvenire.

L’articolo prosegue con i seguenti brevi capitoli:

  • Manca la discussione
  • Un altro orizzonte di lotta
  • Per un impegno di classe
  • Per una strategia efficace

Così conclude. Non è difficile comprendere gli obiettivi perseguiti dagli imprenditori: abolire lo Stato sociale e privatizzare progressivamente parti crescenti della struttura economica, mantenendo in condizioni di debolezza il sindacato. Per combattere questa strategia, è necessario un sindacato più forte perché disposto a sfidarla. Va analizzata la congiuntura politica attuale e vanno sviluppati politiche e programmi capaci di offrire visioni e speranze che producano entusiasmo e fiducia e che siano contemporaneamente in grado di presentare strategie nelle quali gli obiettivi si possano concretamente realizzare. Ma i rapporti di potere sono fondamentali: al posto del tavolo del dialogo sociale dovrà essere realizzata una situazione in cui gli imprenditori si rendano di nuovo conto che è meglio tenere i sindacati al tavolo che non per le strade e nei picchetti davanti ai luoghi di lavoro per lo sciopero.