SCETTICISMO DI CISL E UIL VERSO CGIL – redazione – lettera Cgil 21/8/11

La CGIL scrive,il 19 agosto, alla CISL ed alla UIL per porre alcune domande sui temi della manovra economica varata dal governo e sul futuro del mondo del lavoro nel nostro Paese.  Si rivolge in modo inusuale ( con una lettera aperta) per ritrovare ritrovare qualche coerenza nelle scelte del sindacato confederale in una fase così difficile, manifestando «l’incrollabile volontà di costruire una proposta ed un’iniziativa comune». Al centro dell’iniziativa c’è la gravità dei conti pubblici e della non crescita del Paese, sempre negata o sottovalutata dal Governo. Anche la terza manovra terza manovra di correzione dei conti pubblici contiene caratteri di iniquità accentuati, provvedimenti calderone e populisti. La Segreteria Cgil auspica discussioni esplicite e trasparenti che sono più utili degli incontri “clandestini e secretati” che contraddicono quanto si fa “insieme” ed in “pubblico”. Il riferimento è all’incontro informale, dopo la sottoscrizione del documento comune di 37 parti sociali, che Cisl e Uil hanno avuto con Governo e Confindustria. La lettera ( allegata) contiene domande precise.

Raffaele Bonanni ha dichiarato che è ben "strano mettere il carro davanti ai buoi" ovvero che la Cgil prima dichiari la sua scelta per lo sciopero generale e poi invita Cisl e Uil a discutere il da farsi.

Luigi Angeletti ha rilasciato un’intervista a La Repubblica, domenica 21 agosto, con affermazioni davvero sorprendenti a proposito delle possibilità di modificare l’articolo 18 con accordi aziendali, testuale "Le parti sociali ora possono modificare le leggi: è il massimo del potere sindacale!". Una colossale bugia: non è vero che si potranno modificare le leggi, ma solo quella norma che ora impedisce il licenziamento senza giusta causa. E’ ben diverso! Quella di Angeletti è una pericolosa affermazione in quanto collega l’accresciuta autonomia del sindacato al debordare dal suo ruolo tradizionale di rappresentare una parte importante della società, ma non al compito di modificare le leggi (prerogativa degli enti elettivi del popolo). Ricostruisce a suo modo le origini della rottura dell’unità sindacale tra le Confederazioni citando solamente ciò che fa brodo per la sua minestra, dimenticando che il primo grande problema fu la rinuncia di Cisl e Uil a sostenere la piattaforma unitaria del fisco ( approvata dai tre Consigli Generali nel 2008, prima del Governo Berlusconi) in quanto conteneva punti ( progressività e patrimoniale) rifiutati per principio dal governo di centro-destra. Ora la patrimoniale e la progressività sono rilanciate da esponenti  di spicco del capitalismo. La Cgil ha anticipato con una proposta formale ( vedi allegato) di alcune settimane queste inedite "conversioni" che possono ben aiutare chi lotta per l’equità sociale. Ultimamente anche Raffaele Bonanni utilizza la parola "patrimoniale". 

La lettura del testo dell’intervista di Angeletti ( allegato) e le dichiarazioni di Raffele Bonanni che anch’esso paragona come "poltrone e tagli alla politica" gli oltre 20.000 seggi di consiglieri dei piccoli Comuni ( gettone di presenza 17 euro lordi per 3-4 sedute all’anno) sollevano il problema sulla disinvoltura di certe affermazioni di  questa inedita "faccia di bronzo" bifronte "Luigi & Raffaele".  Le accuse rivolte alla Cgil traballano e in gran parte svaniscono se si affronta un pacato e serrato confronto sul merito. La propanda è sempre in agguato per tutti ma oggi la fa da padrona in casa Cisl e Uil. 

In allegato 

  • La lettera aperta della Cgil a Cisl e Uil   Roma 19 agosto 2019
  • L’intervista di Luigi Angeletti a La repubblica del 21 agosto 2011
  • Unità e divisioni sindacali_ Astengo 21-8-11
  • Controproposta Cgil del 9 agosto 2011

Allegato:
Lettera aperta della Cgil a Cisl e Uil_19-8-11.doc
Lettera aperta della Cgil a Cisl e Uil_19-8-11.doc
Unità e divisioni sindacali_Astengo.doc
Controproposta Cgil_9-8-11.pdf

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *