QUEL 25 LUGLIO DEL 1943 – F.Astengo – Mussolini sconfitto nel Gran Consiglio e il dopo –

Franco Astengo scrive un articolo storico (v.allegato) sul fatidico giorno del 25 luglio 1943, la cosiddetta congiura di palazzo che mise in minoranza Mussolini nel Gran Consiglio,  e di quanto seguì nelle settimane successive, soffermandosi sul ruolo decisivo dei partiti politici, e del loro riemergere,  per il ripristino dellla democrazia nel nostro paese. Non sempre "la storia è maestra" ma è importante conoscerla, per comprendere il nostro paese, la nostra democrazia, la nostra cultura popolare. Mussolini fu appeso in testa ingiù  in P.zza Loreto, dopo essere stato giustiziato il 28 aprile 1945. a Giulino: finì la storia del dittatore e di molti gerarchi ma non certo si dissolse – come nebbia al sole – la cultura e il costume fascista che pervase per oltre un ventennio la coscienza e la mente degli italiani e di molti paesi europei.

Astengo ci consegna un saggio di storia completo che molti probabilmente non conoscono, un documento utile per riflettere sull'oggi, per l'Italia e per il mondo. 

Così si conclude  (…) Ebbene, fu con questa Italia, con le sue contraddizioni e le sue arretratezze, che la rinascita democratica, avviata il 25 luglio 1943, dovette misurarsi. Il problema per l'Italia, al momento della rinascita democratica era dunque quello di saldare antifascismo e democrazia.

Era un problema culturale ma anche e soprattutto un problema politico, che investiva in profondità come si è visto tutte le forze rappresentative delle realtà popolari e che non poteva essere risolto se non nel quadro della collaborazione nata dalla lotta stessa contro il fascismo.

Nessuna comprensione e valutazione storica del processo di ricostruzione democratica è possibile se non si tiene conto del punto di partenza e dell’ eredità del passato.

La lezione di allora vale per l'oggi: dalla democrazia dei partiti che sortì – nel bene e nel male – proprio dalla collaborazione antifascista, implosa tra il 1989 e il 1992 per cause diverse che qui non c’è possibile richiamare, l'Italia si è avviata per una lunga fase di transizione il cui esito appare essere, quello, oggi del rischio evidente di sostanziale limitazione del complesso delle libertà democratiche.

Non è possibile continuare a questo modo: il rischio è quello del riproporsi vizi antichi e nuovi, derivanti dalla "continuità del sistema": soltanto attraverso una riflessione di fondo, della qualità di quella che abbiamo cercato di descrivere per come si svolse tra il 25 Luglio 1943 e il 25 Aprile 1945, potrà essere possibile aprire la pagina di una rinnovata democrazia italiana.

Allegato:
ricordare_il_25_luglio_1943_di_franco_astengo.doc

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