QUE VIVE VITTORIO ! – è stato un pezzo della nostra storia – scrivete –

17 allegati, più un commento per non solo ricordare. Que vive Vittorio! Tanti tanti amici e compagni erano presenti per l'ultimo saluto a Vittorio Rieser, sabato 24 maggio. Il salone della Camera del Lavoro di Via Pedrotti è stato costantemente pieno per le tre ore di camera ardente. Molti hanno preso la parola per un omaggio, un ricordo al compagno di tante lotte sindacali e sociali. Tanti altri volevano farlo ma è mancato il tempo. Moltissimi sono riconoscenti a quel caro compagno  che ha saputo varcare "molti Rubicone" per allargare conoscenze culturali, per favorire confronti tra diversi, per spingere all'unità nell'analisi e nel fare.  Da più settimane Vittorio sentiva che la vita gli stava fuggendo tanto da disertare le nostre simpatiche riunioni di redazione di "Sindacalmente".

Se ne è andato un altro pezzo della nostra storia e Tina Fronte ha sottolineato: mai come per Vittorio vale il detto <per ogni vecchio che muore è una biblioteca che brucia>.

I compagni di Punto Rosso , nella loro email, hanno scritto " Negli ultimi anni, abbiamo collaborato molto con  lui, apprezzandone la lucidità, la competenza, la chiarezza e, non  ultima, la gentilezza d'animo… (e l'ironia). Facciamo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti  quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, e ci ripromettiamo  di continuare il suo lavoro, così prezioso per chi si batte per un > mondo più giusto e migliore, senza sfruttamento di classe…> ciao Vittorio…

Per ricordarlo, fin d'ora, vi alleghiamo un importante articolo che  scrisse per la nostra rivista nel numero 10 del gennaio 2012… e che non ha perso nulla della sua attualità e pertinenza… Vittorio era un sociologo del lavoro (così si dice), ma soprattutto > era un militante della classe operaia… ha lavorato tutta la vita per conoscere lo sfruttamento di classe e i suoi antagonisti, per fornir loro gli struimenti migiori per lottare e vincere… Dalle prime inchieste a Palermo con Danilo Dolci fino alla fondazione e l'esperienza dei Quaderni Rossi a Torino con Raniero Panzieri… e  poi l'insegnamento alla Università di Modena e l'impegno di ricerca  all'Ires.. ma le migliaia di riunioni, inchieste, seminari, ecc (e  cene e pranzi e risate) di questi ultimi anni in giro per l'Italia  a sostenere le lotte e ad "insegnare" ed "imparare" a e da innumerevoli collettivi di militanti (tra cui il nostro…)

L'articolo citato è  "Riflessioni senili sulla sinistra"  e Vittorio motivò così quel titolo .Perché “senili” queste riflessioni …Perchè “riflessioni senili a ruota libera”? per una duplice ragione: (i) vengono da unmilitante “vecchio”, che cioè si è formato nella fase di lotta di classe che va dalla fine degli anni ‘50 al 1980, cioè una fase profondamente diversa dall’attuale (sia dal lato capitalistico che da quello dei movimenti di lotta) – e non è detto che gli strumenti teorici adatti a interpretare quella fase e ad intervenire su di essa funzionino oggi; (ii) perché questo vecchio militante è oggi fuori da un impegno politico organizzato, e quindi da quella conoscenza diretta, quotidiana della situazione di classe che tale impegno comportava (quando era vero, cioè pratico, e non era lo pseudo-impegno di tanti intellettuali di sinistra). Quindi, una riflessione “datata” che forse non riesce a cogliere adeguatamente i problemi reali di oggi, nella loro dimensione “pratica”. Ma secondo me sarebbe sbagliato rinunciarvi in nome di un generico “criterio cronologico”…..  In allegato potete leggere il teso completo dell'articolo e dedurre che quelle riflessioni sono tutt'altro che senili.

Questo vuole essere un articolo in progress, in continuo aggiornamento raccogliendo il pensiero, il ricordo che vi invitiamo ad inviarci.

Allegati al 29 maggio

  • Ciao Vittorio di Vanna Lorenzoni 24-5-14
  • il ricordo di T.Ferigo Camera ardente 24-5-14
  • il ricordo di Vittorio di G. Marchetto  Camera ardente 24-5-14
  • Un grande vecchio dell'inchiesta operaia di E.Pugliese Il Manifesto 23-5-14
  • Ricordo così Vittorio_M.Gaddi
  • Rieser sindacalista e studioso_S.Tropea_25-5-14
  • Riflessioni senili sulla sinistra_Vittorio Rieser_2012
  • Autointervista di Vittorio Rieser _2001
  • Il riocordo di Vittorio Rieser_Perni_24-5-14
  • Riccardo Bellofiore lo ricorda così
  • Lettera a Vittorio di  Elanor Colleoni
  • L'ultima fuga di Bach di Vittorio Rieser

Allegato:
rieser-riflessioni_senili_sulla_sinistra.pdf
caro_vittorio_marchetto.doc
un_grande_vecchio_pugliese_0001.pdf
saluto_a_vittorio_ferigo_24-5-14.doc
ricordo_cosi_vittorio_gaddi.doc
rieser_sindacalista_e_studioso_tropea_25-5-14.pdf
ciao_vittorio_vanna_lorenzoni.doc
autointervista_di_vittorio_rieser_2001.doc
ricordo_di_vittorio_rieser_perini_24-5-14.doc
passione_e_amicizia_avonto_24-5-14.doc
la_flanerie_di_un_rivoluzionario_dorsi.doc
vittorio_ad_agape_rostan_3-6-14.doc
ringraziamento_vanna_lorenzoni_3-6-14.pdf
riccardo_bellofiore_lo_ricorda_cosi.doc
caro_vittorio_elanor.doc
lultima_fuga_di_bach_di_vittorio_rieser.doc

1 commento
  1. Vittorio Buscaglione
    Vittorio Buscaglione dice:

    Ho conosciuto Vittorio negli anni fine ’50 e primi ’60, quando ha collaborato con Panzieri e poi è stato al centro della esperienza dei Quaderni Rossi.
    Lo ricordo quando si riunivano nella storica Camera del Lavoro di Cso G.Ferraris, lo ricordo ricco di stimoli culturali e capace di analisi sociale, di insegnamento critico e di aggregazione.
    La sua esperienza è stata importante nel collegamento tra le lotte studentesche e le lotte operaie, portando nell’università una visione sociale del concetto di autoritarismo e dando strumenti di ragionamento e di maturazione a tutta una generazione di giovani torinesi.
    Negli anni successivi il mio rapporto con lui fu solo di occasionali incontri.
    Per quella stagione però lo ringrazio.
    Vittorio Buscaglione

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