PASSERA’…LA STASI ? – governo e maggioranza – regole, risorse, liquidità

Il Premier annuncia sacrifici anche per il 2013. Difficile incontro con i tre partiti della maggioranza. Frequenze, giustizia, lavoro e sviluppo i temi in discussione. I sindacati verso una mobilitazione unitaria su fisco e lavoro. Poco prima del vertice politico il Fondo monetario ha confermato l’aggravamento della recessione italiana, con la previsione che – causa la mancanza di misure per la crescita – l’obiettivo del pareggio di bilancio non sarà conseguito prima del 2017. Nonostante questo monito, Mario Monti “tira diritto”, non vara misure per la crescita e presenzia al Senato il sì definitivo del Parlamento all'introduzione del principio costituzionale del pareggio di bilancio. Il governo Monti continua nel varare regole e regole ma manca il campo di gioco che nel caso dell’economia sono le risorse ed i capitali per gli investimenti. ll capo del governo ripete che soldi per politiche keynesiane, come gli chiedono i partiti, non ce ne sono.

E allora cosa si può fare? Tutto è affidato alle proposte del ministro Passera, già conosciute attraverso le sue interviste e riordinate in 40 ‘slide’ in PowerPoint con le misure in cantiere, illustrate all’ultimo  vertice con i partiti di maggioranza. Che non siano solo “effetti speciali” ma misure per invertire il trend negativo dell’economia italiana, lo vedremo presto. Se "passerà"  la stasi che perdura da troppo tempo. Il ministro Passera ribattezza il tutto come Agenda per la crescita sostenibile, un “un corpus di misure per far sì che l'Italia riprenda a crescere a un ritmo superiore a quello degli ultimi dieci anni, che è stato sempre sotto la media europea”.  Quelle ‘slide’ parlano di ‘competitività delle imprese’, di ‘crescita dimensionale’, di ‘riforma degli incentivi’, ‘credito d'imposta’ per le aziende che puntano sull'innovazione tecnologica, ‘strategia per l'internazionalizzazione’.

Dopo aver  sbloccato 6 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso i creditori privati, seguiranno altre misure, ha ribadito il Ministro dello Sviluppo che ricorda “Ventitre miliardi sono stati liberati nelle ultime tre riunioni del Cipe per le infrastrutture cantierabili subito. Altri 20 miliardi arriveranno dal Fondo centrale di garanzia per garantire il credito delle imprese. Se si aggiungono i soldi del Piano di azione-coesione finanziato dai fondi strutturali Ue, si arriva alla cifra di cinquanta miliardi di euro”.

Che Passerà…la stasi e l’inerzia? Le slide del ministro Passera dal virtuale si trasformeranno in ravvicinate decisioni operative? Le banche allenteranno la stretta creditizia verso le banche e le famiglie? La cassa Depositi e Prestiti svolgerà anticiperà liquidità per opere che assicurano efficienza, competitività ed occupazione? E’ questa la posta in gioco!

Per aver successo è indispensabile che il Premier Mario Monti, per amore o per forza, cambì passo che nel nostro caso significa perlomeno mutare il messaggio e la comunicazione. Poichè è una figura "di stampo euorpeo" includa costantemente nei sui messaggi quanto va ripetendo il Presidente Eu Barroso " L'Europa ha bisogno di una strategia per la creazione di posti di lavoro al fine di affrontare la piaga della disoccupazione che raggiunge livelli inaccettabilmente elevati. L'UE dispone di ampie potenzialità non valorizzate per promuovere la creazione di posti di lavoro. Considerati nel loro insieme l'economia verde, la sanità e i nuovi settori tecnologici creeranno più di 20 milioni di posti di lavoro negli anni a venire. Gli Stati membri devono saper cogliere queste opportunità,mobilitare le risorse esistenti e stimolare il loro mercato del lavoro in stretta cooperazione con le parti sociali. Se ci adoperiamo tutti assieme possiamo farcela."

Intanto il Ministro Fornero sembra accogliere la rinnovata richiesta di Cgil, Cisl e Uil (con tanto di lettera) per un urgenza incontro, sulla spinta della mobilitazione dello scorso 13 aprile,  sugli esodati e coloro che sono alle prese con una ricongiunzione onerosa. Le Confederazioni Sindacali sono pronte a una mobilitazione unitaria sul fisco e sulla crescita.

varie dal web 18-4-12

 

 

 

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