LENTOCRAZIA? NO – DIO MERCATO? SI’ – redazione – politica & governance 30/11/11

L’ala del centro-destra che più osteggia il governo Monti affonda “ la lama” dei suoi pungenti articoli o dichiarazioni sulla LENTOCRAZIA del premier (o preside che ama etichettarlo Giuliano Ferrara) nell’assumere decisioni sia per il completamento della squadra di governo ( sottosegretari e vice ministri) sia per i provvedimenti annunciati nel discorso d’insediamento che dovrebbero garantire rigore, equità e crescita. Nei giorni scorsi Il Foglio ha pubblicato come inserto un’imitazione della prima pagina del Sole 24 Ore dove campeggiava il titolo “ ANDATE PIANO “ come contrappasso ai titoli dello stesso quotidiano che intimava al Governo Berlusconi “FATE PRESTO!

 

Che il premier Mario Monti sia prodigo nelle dichiarazioni è un fatto che sia anche lento nelle decisioni tanto complesse che deve assumere è un’inazione sostanzialmente gratuita.

 

Sono passate poco più di due settimane dall’insediamento ufficiale, giuramento il 16 novembre. In questo breve tempo ha completato il puzzle della lista dei vice-ministri e sottosegretari, ha riallacciato un rapporto alla pari con il Presidente Sarkozy e la Cancelliere Merkell rimediano ai guasti delle scorrerie verbali ed altro di Silvio Berlusconi.

 

La compilazione della lista dei sottosegretari ha richiesto qualche tempo ( maggiore che per la scelta dei ministri) per il fatto che i partiti la faccia ( e la mano) l’hanno ben messa, di profilo e in penombra anziché “a viso aperto”.

 

Poi ha dedicato tempo ( incontri a Bruxelles) per recuperare parte della credibilità che il precedente governo aveva dissipato scrivendo quattro versioni ( estate-autunno 2011) di manovre economiche e legge di stabilità per aggiustare i conti e per conseguire il pareggio di bilancio nel 2013. Credibilità che ha raggiunto minimi storici tanto da richiedere visite periodiche di controllo (commissario europeo Olli Rehn)  sulle misure di riequilibrio per assicurare la Commissione Europea.

 

Fin dall’estate la mina vagante delle manovre “alla Tremonti” è risultata la clausola di salvaguardia collegata alla legge delega per la riforma assistenziale e del fisco. Se attuata agirebbe indiscriminatamente sul lavoro dipendente e sulle famiglie.

 

Una spada di Damocle pericolosissima che grava sull’attendibilità delle manovre d’estate e sui redditi famigliari medi e bassi. Di ciò molti sindacalisti, e tra questi il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, non si sono ancora resi conto e ne sollecitano l’attuazione concedendo un OK a nuovi aumenti dell’Iva. Un vero guaio di analisi e di orientamento!

 

Monti che guida anche il dicastero del Tesoro sta lavorando in un contesto minato ma per disinnescare quella mina deve individuare almeno una ventina di miliardi per il 2012 fa fonti certe, salvaguardando quel criterio di equità promesso. E sono arrivati i primi segnali ed indiscrezioni per le pensioni precedute dalle tanto attese novità d’indirizzo per i vitalizi dei Parlamentari. Vedremo a giorni ma c’è da temere veramente per la "stretta" sulle pensioni che vada oltre quanto il movimento può ancora concedere in cambio di certezze per la crescita, soprattutto per la sicurezza economica dei giovani, delle nuove generazioni, per aprire speranza e futuro. Intanto rispetto le ipotesi circolate sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni ( già attuato in parte dal precedente governo per determinati livelli)  ed all’innalzamento degli anni contribuivi ( 40) per avere diritto alla pensione di anzianità la Cgil, Cisl, Uil ha anticipato un secco no (vedi dichiarazioni in allegato) . Pronunciamento unitario che dovrebbe ben reggere stante il fatto che per la prima volta – dopo molti anni – il tasso inflattivo è risultato doppio della dinamica dei salari: il potere d’acquisto è stato ridimensionato sia i lavoratori sia per i pensionati. Non è certo il caso di deprimerli ulteriormente con la mancata rivalutazione che già non copre per intero la perdita dovuta all’inflazione.

 

Il governo Berlusconi ed il brillante ministro Tremonti hanno sempre assicurato che i conti erano sotto controllo, pochissimo hanno fatto per la ripresa economica confidando nel cambio del vento. Così hanno commesso il grave errore di non aver previsto il calo del Pil sotto la quota zero nel 2012. Ed ora il governo Monti deve correre al riparo anche su questo imprevisto che aggrava la situazione delle entrate definendo, contestualmente, primi interventi per la ripresa economica.

 

La questione primaria rimane quella dei giovani com’è stata nuovamente denunciata drammaticamente dall’indagine Istat di giorni fa. Con una quota crescente di inattivi che non c’erca perchè convinta di non trovare nulla.

 

In questi ultimi giorni ha però catalizzato l’attenzione l’instabilità finanziaria delle banche o meglio dire la mancanza di liquidità delle stesse( 17 a rischio in Europa e 7 in Italia) a causa di una norma cervellotica non ancora in vigore ma che ha determinato “panico” nelle e tra le banche ( per saperne di più leggi l’intervista allegata al Presidente della Consob Vergas).

 

Al centro della discussione europea ci sono alcuni temi di fondo: la democrazia europea ( come intenderla in materia di bilanci ed impegni comunitari) ed il suo rapporto con la sovranità nazionale; il sistema liberista del credito, i debiti sovrani  e la finanza speculativa; il libero campo o meno (regolamentazione) al Dio Mercato.

 

Alleghiamo alcuni articoli e note per approfondire.

 

  •  Manca liquidità alla banche. Intervista al Presidente Consob Vergas di M.Giannini  
  •  La sovranità tedesca di Barbara Spinelli
  •  Invertendo l’ordine dei fattori di Piero Ostellino
  •  Il Dio Mercato ed i 10 comandamenti di G.Alvaro  che scrive un’interessante Nota 38 Isril in cui immagina di incontrare il Dio Mercato che spiega a lui, miscredente, le illusioni degli uomini a favore della ricchezza facile su cui regge il suo predominio, arrivando a consegnargli i comandamenti con cui si propone di allargare il suo potere nel mondo.
  • La recessione la Ue se l’è cercata_Vaciago
  • No di Cgil, Cisl e Uil alle ipotesi circolanti sulle pensioni_30-11-11
  • Sciopero generale per le pensioni in Gran Bretagna_30-11-11

 

Allegato:
Allarme banche_Vegas.doc
La sovranità tedesca_Spinelli_La Repubblica.pdf
Invertendo l’ordine dei fattori_P.Ostellino.pdf
Nota ISRIL N. 38-2011 – I 10 comandamenti del dio mercato finanziario.doc
La recessione la Ue se l’è cercata_Vaciago.doc
Pensioni Cgil Cisl e Uil secco No alle ipotesi circolate.doc
Sciopero per le pensioni in Gran Bretagna.doc

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