LEGGE DI STABILITA’ AL VOTO – scheda – politica 11/11/11

Dopo l’approvazione da parte della commissione bilancio del Senato, anche l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di Stabilità, con il maxi emendamento elaborato nelle ultime opre per prime risposte alla BCE ed ai mercati. Domenica vota la Camera. Al Senato i voti a favore sono stati 156, 12 i contrari più 1 astenuto, il PD non ha partecipato al voto.  Già nella fgiornata di Domenica, dopo le dimissioni formali di Silvio Berlusconi, sarà conferito l’incarico di formare un nuovo governo a Mario Monti. Questi i punti principali contenuti nel maxi emendamento.

 

Il testo della legge è un misto tra le misure già note, come ad esempio la vendita dei terreni agricoli o il Fondo per gli immobili pubblici, e alcune novità dell’ultima ora. Sono stati lasciati fuori da questa legge gli interventi più "pesanti" che si erano ipotizzati nei giorni scorsi, come, per esempio, una nuova disciplina sui licenziamenti e le pensioni di anzianità. 

 

Anas. Dal 2012 l’Anas trasferirà a Fintecna tutte le sue partecipazioni al valore netto contabile risultante al momento della cessione. E’ prevista anche la defiscalizzazione Irap e Iva per realizzare nuove autostrade. Le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di "interesse strategico nazionale". Quindi chi vi si introduce sarà punito a norma dell’articolo 682 del codice penale: arresto da tre mesi ad un anno e ammenda.

 

Bancomat. Pieno di benzina senza commissioni fino a 100 euro con Bancomat e carta di credito. Sgravi ai benzinai, ma anche aumento dell’accisa sul carburante.

 

Burocrazia zero. In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, sull’intero territorio nazionale si applica la disciplina delle cosiddette zone a "burocrazia zero": fu introdotta dalla manovra 2010

Debito enti locali. Gli enti locali che hanno dei debiti, dovranno su istanza del creditore, certificare che i loro debiti sono "certi, liquidi ed esigibili", in modo da facilitare la cessione dello stesso credito a banche o intermediari finanziari.  Se l’ente locale non certifica il debito entro sessanta giorni il Tesoro nomina un commissario ad acta.

 

Debito pubblico ed enti locali. "Ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica, a decorrere dall’anno 2013, gli enti territoriali riducono l’entità del debito pubblico". L’attuazione delle norme sarà definita da un decreto del Tesoro che stabilirà "distintamente per Regioni, province e Comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite, oltre la quale i singoli enti territoriali hanno l’obbligo di procedere alla riduzione del debito". Gli enti locali, quindi, si dovranno accollare il debito pubblico calcolato pro-capite: dovranno ridurlo con dismissioni, pena il taglio dei trasferimenti. In alternativa gli enti locali potranno trasferire di immobili ai fondi o alle società costituiti dallo Stato per la dismissione degli immobili pubblici.

Editoria. Ridotti i tagli di 19,55 milioni di euro nel 2012, di 16,25 milioni nel 2013 e di 12,902 milioni nel 2014. In precedenza erano previsti tagli rispettivamente di 69,8 milioni, 58,06 milioni e 46,14 milioni.

 

Immobili. Al via la dismissione degli immobili pubblici il cui gettito (5 miliardi) sarà destinato a ridurre il debito. Si agirà attraverso società veicolo.

 

Lavoro. Dal 2012 gli imprenditori che assumeranno giovani apprendisti potranno contare su uno sgravio contributivo del 100% (per i primi tre anni). Poi l’aliquota sarà del 10%. Sempre per l’apprendistato è previsto un intervento annuo di 200 milioni. E incentivi economici sono in arrivo anche per le donne "di qualsiasi eta" e prive di un impiego regolarmente retribuitò. Sarà incentivato il tele-lavoro anche per i lavoratori diversamente abili.

 

Liberalizzazioni. Si fa più severo l’obbligo per i Comuni di affidare i loro servizi pubblici attraverso una gara. Saranno meno privilegiate le società in house dei municipi. Se gli enti locali non procederanno alle liberalizzazioni dei servizi pubblici, il governo potrà esercitare un potere sostitutivo.

Ordini. Viene abrogata la norma che impone oggi di pagare un professionista sulla base di tariffari minimi fissati dagli ordini professionali. Si procederà anche all’utilizzo di società di capitali.

Pensioni. Una clausola di salvaguardia garantirà che dal 2026 si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni come previsto dalle riforme del 2010 e del 2011. Viene prorogato fino al 2014 il fondo per i nuovi nati.

 

Processi. Aumenta del 50% il contributo unificato per i processi di appello e del 100% quello per i giudizi in Cassazione. Si stima di incassare 17,1 milioni di euro in più.

 

Statali. I dipendenti pubblici considerati in soprannumero potranno essere posti "in disponibilità" e avranno un’indennità pari all’80% dello stipendio per due anni. Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero saranno quindi tenute ad osservare le procedure in tema di mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti, dandone comunicazione al Dipartimento per la Funzione pubblica. Le amministrazioni che non adempiono alla ricognizione annuale non potranno effettuare assunzioni. Dopo 10 giorni dalla comunicazione al Dipartimento, l’amministrazione potrà risolvere il contratto di lavoro per chi ha compiuto l’anzianità massima contributiva di 40 anni. In subordine, scatterà la mobilità.

Terreni. E’ prevista la vendita – a trattativa privata (sotto i 400 mila euro) con prelazione per i giovani – di oltre 300 mila ettari di terreni agricoli L’incasso previsto è di 6 miliardi.

Armi. Spunta l’abrogazione del catalogo nazionale delle armi comuni da sparo.

 

Da sito La Repubblica del 10/11/11

Allegato – Il testo del maxi emendamento in votazione a Camera e Senato

Allegato:
emendamento governativo_Tremonti.pdf

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *