La Libia, la Cisl e Conquiste del Lavoro – A.Serafino – globalmondo 26/2/11

Leggendo Conquiste del Lavoro, su quanto scritto sulla Libia, nei due fatidici giorni del 23 e 24 febbraio si rimane perlomeno perplessi. Il 23 febbraio, il quotidiano della Cisl dedica un solo articolo in prima pagina, un appello a rimanere uniti in nome degli interessi nazionali, invitando la politica a non dividersi. Raffaele Bonanni non cita tra i nostri interessi bipartisan quello della libertà per cui si battono e muoino, oggi, tanti giovani per abbattere la dittatura. L’articolo fa riferimento al nostro sacrosanto diritto per l’approvvigionamento di energia e per fornire lavoro con commesse italiane, ma non spende una sola parola sul fatto che l’Italia è il primo fornitore europeo di armi al dittatore libico. Non una parola del Segretario Generale Cisl di censura all’ignobile dichiarazione del premier Berlusconi, di poche ore prima, di non voler disturbare con una telefonata l’amico-compare in affari Gheddafi. Pechè? Anche per la politica estera la Cisl non si discosta da quella del Governo? Non vuole perdere la sintonia?

Negli articoli del giorno seguente, il 24, cambia il tono ed il taglio degli articoli. Sono tre. In prima pagina in “Libia, un paese alla resa dei conti” si stigmattizza la furia omicida del regime libico. In seconda pagina un bell’articolo di Manlio Masucci riassume il ruolo del sindacato internazionale, la Confederazione Internazionale dei Sindacati (CIS) verso il Medio Oriente, è ripresa  una precisa dichiarazione di Luigi Cal del Dipartimento Internazionale Cisl che recita:” E’ una rivoluzione giovane, fatta da ragazzi istruiti che vogliono libertà e dignità e che trovano una sponda nei sindacati indipendenti, laddove esistono”.

 

Una considerazione: per avvenimenti distanti dall’Europa, dal “Mare Nostrum” la Cisl rimarca grande autonomia e soprattutto perseveranza su chiare liee ( es. Birmania, vedi anche articoli sul nostro Sito) ma quanto gli eventi di altri paesi ci coinvolgono più direttamente, come economia ed immigrazione, si avverte un atteggiamento non solo più cauto ma in costante ricerca di sintonia con la politica estera governativa.

 

Nel volgere di due giorni si è registrata una sterzata del minstro Frattini, dopo gli strattoni ed i richiami dei principali paesi occidentali (Usa, Germania, Francia, tanto per citarne alcuni) .

 

Anche per la Cisl è avvenuto qualcosa di analogo. Pura coincidenza?  Carissimo Segretario Generale della Cisl, polemizzare apertamente con il premier Berlusconi, quando ci vuole, non è un reato di lesa maestà neppure quando si fosse concordato un tacito patto di legislatura!

 

Le dichiarazioni tardive fanno un perssimo effetto: Ora, per fortuna dell’Italia, sono stati riportati ( o trascinati?) su una linea più consona alla tradizione repubblicana del nostro paese.

 

Speriamo che si stabile.

 

Perché il nostro Segretario Generale non propone alla Cgil e Uil una grande manifestazione, definendo prima una proposta unitaria per sollecitare un progetto economico europeo per il Magrheb, per portare lòavoro ed infrastrutture a milioni di persone dalla povertà, per prevenire le temute ondate migratorie nel nostro paese ed in Europa?

La libertà è quella politica, religiosa e di stampa,  ma anche dai bisogni. Si può.

 

In allegato

  • Articolo “Libia, un appello in nome di interesse nazionale” Conquiste del Lavoro 23/2
  • Articolo “Libia, un paese alla resa dei conti” Conquiste del Lavoro 24 febbraio
  • Articolo “In Libia è una strage, il ruolo dei sindacati…” Conquiste del Lavoro 24 febbraio
  • Sullo stesso numero altri tre articoli che potete leggere su www.conquistedellavoro.it
  • Articolo “L’Italia primo fornitore di armi alla Libia” di Giorgio Beretta da www.unimondo.org
  • Così l’Italia ha armato il Rais  C.Bonini su La Repubblica del 27-2-11
  • La Libia, Obama e la giravolta del premier  E.Scalfari su La Repubblica del 27-2-11

 

 

 

 

Allegato:
INTERESSE NAZIONALE Cdl 23-2-11.doc
IN LIBIA È UNA STRAGE CdL 24-2-11.doc
LIBIA, UN PAESE ALLA RESA DEI CONTI CdL 24-2-11.doc
Italia primo fornitore europeo di armi alla Libia.doc
Così l’Italia ha armato le milizie libiche.doc
La Libia, Obama e le giravolte del premier_Scalfari.doc

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