KURDISTAN, CALIFFATO, JIHAD – A.Sofri e D.Quirico – guerre senza frontiere –

Adriano Sofri intervista, a Kirkuk, Kosrat Rasul Ali, una delle figure leggendarie delle battaglie dei peshmerga, oggi in prima fila nella guerra contro l'Is (Stato Islamico). Così inizia. A che punto è la guerra con l'Is? Nel Kurdistan iracheno, il più efficace punto di osservazione, si hanno impressioni diverse. I confini della regione autonoma, allargati a Kirkuk, sembrano saldamente tenuti dai peshmerga curdi: ma il territorio riguadagnato in Iraq è solo l'1 per cento, secondo il comando Usa. Lo Stato Islamico tenta ancora attacchi ambiziosi, come a Gwer, avamposto della capitale Erbil: attraversato di sorpresa il fiume Zab, gli assalitori sono stati respinti e hanno lasciato sul campo 200 morti. 120 sono caduti fra i difensori curdi (la cifra fornita ufficialmente è molto più bassa).

Sofri ben sintetizza nella lunga intervista le parole e il pensiero del “Leone del Kurdistan” che ricorda la storia del popolo Kurdo disperso in quattro e più stati, che ribadisce le ragioni del loro "Vogliamo il nostro Stato", che sorride sulla vetustà dei loro armamenti ma non per questo lasciano campo ai miliziani e ai ben armati mercenari del Califfato.

Domenico Quirico, su La Stampa, pubblica un’analisi sui principali gruppi armati che insanguinano il continente africano. Ne sceglie sette. Racconta che dalla Libia al Kenya, passando per il Niger, si commercia di tutto: armi, droga, migranti. Si reclutano e si pagano soldati . Migliaia di chilometri senza frontiere.

  • Il Leone del Kurdistan “Vogliamo il nostro Stato” di A.Sofri 30-1-15  La Repubblica
  • Quelle terre abbandonate al jihad dove….  D.Quirico 31-1-15 La Stampa
  • Dieci slide del campo profughi a Kirkuk

http://www.repubblica.it/esteri/2015/01/30/foto/kirkuk_nel_campo_profughi_con_i_peshmerga-106107297/1/#4

Allegato:
il_leone_del_kurdistan_sofri.doc
terre_jihad_quirico.pdf

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