INVESTIRE IN DIRITTI PER USCIRE DALLA CRISI – Aggiornamenti sociali – 1/1/2011

L’Italia sembra di fronte a un «cedimento strutturale» del sistema politico. Padre Bartolomeo Sorge  e Padre Giacomo Costa intervengono su Aggiornamenti Sociali. Bartolomeo Sorge per evidenziare lo sfaldamento di maggioranza e opposizione, soffermandosi in particolare su come la leadership del Presidente del Consiglio sia ormai «del tutto usurata», anche alla luce dei più recenti interventi del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Per questo «è doveroso interrogarsi per tempo sulle prospettive che si aprono», e con le quali sarà inevitabile confrontarsi. In particolare, sottolinea la necessità di realizzare la riforma elettorale per superare le «anomalie del bipolarismo all’italiana», che costringe «a formare coalizioni prive di chiara identità politica». L’attuale crisi inoltre spingerà alla ricerca di nuovi equilibri politici, che vedranno protagonisti la nuova destra di Fini e il cosiddetto «terzo polo», in cui potrebbero confluire esperienze politiche nuove capaci di attrarre quel «40% di elettori delusi dalla politica». Inoltre, non va sottovalutato il «moltiplicarsi di nuove esperienze di cittadinanza attiva e responsabile». In questa situazione, conclude p. Sorge, i cattolici «non possono uscire dalla scena politica». Ferma restando la libertà di ciascuno, il loro primo impegno «deve essere la presenza civile in città e sul territorio»: perché solo assicurando una presenza si può operativamente partecipare al «progetto di società che si vuole realizzare», senza deleghe in bianco.

La crisi non è solo politica, è l’intero sistema Italia che sta collassando. Il direttore della Rivista, p. Giacomo Costa, prende la parola per indicare una possibile via di uscita: il rilancio immediato e radicale della questione dello sviluppo. Una questione da rimettere al centro dell’attenzione non in termini meramente tecnici, ma di senso. Per questo è necessario riflettere sul rapporto tra sviluppo e diritti e interpretarlo tornando a considerare la democrazia come precondizione per lo sviluppo. In una società poco democratica, e dunque poco rispettosa dei diritti umani, infatti, alla lunga possono facilmente ingenerarsi «cortocircuiti fra i detentori del potere politico e del potere economico, che possono agevolmente sostenersi a vicenda, a scapito dell’efficienza complessiva».

 

Alleghiamo

Investire in diritti per uscire dalla crisi di Padre G.Costa da www.aggiornamentisociali.it

 

Allegato:
Padre Giacomo Costa.doc

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