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IL ROGO THYSSEN NON E’ CLASSIFICABILE COME INCIDENTE – serve organizzazione e territorialità –

I media hanno dato risalto alla notizia. Ezio Mauro in Le vite bruciate alla Thyssen ricorda le caratteristiche di quella fabbrica in disarmo, la dinamica del rogo, concludendo che non si è trattato di un incidente ma di uno scandalo della democrazia. Raffaele Guariniello che concluse le indagini in 3 soli mesi, nella sua intervista sottolinea la necessità di dotarsi di un'efficiente organizzazione. Luciana Castellina ricorda Luigi Mara, il pioniere dei Consigli di Zona, alla Montedison di  Castellanza, che portò i problemi del lavoro, della salute e della sicurezza all’esterno della fabbrica.

Questi articoli servono a comprendere la considerazione finale di Ezio Mauro, ricordando che i sette lavoratori non morirono per mera fatalità ma a conseguenza di scellerate decisioni del taglio di risorse (bilanci aziendali) per la sicurezza e la manutenzione), di adeguamento irresponsabile a tali scelte di chi è preposto a incarichi e responsabilità sulla sicurezza e per la manutenzione.

Obbedire sempre a qualsiasi tipo di ordine che proviene dall’alto non è una virtù. Quando una disposizione contrasta con i principi fondamentali della Costituzione non va rispettata, non va eseguita. Lo ricordava anche Don Lorenzo Milani.

Allegati

  • Le vite bruciate alla Thyssen di E. Mauro La Repubblica
  • Finalmente è finita: intervista a R.Guariniello di O.Giustetti_La Repubblica
  • Addio a Luigi Mara, pioniere della sicurezza e dei CdZ di L.Castellina_Il Manifesto
  • Il rogo, Guariniello la fine dopo 9 anni_M.Imarisio_Corsera
  • Thyksenn resta un gigante senza futuro di F.Cravero_La repubblica

Allegato:
le_vite_bruciate_alla_thyssen_mauro.doc
finalmente_e_finita_guariniello_giustetti.doc
addio_a_luigi_mara_pioniere_dei_cdz_castellina.doc
dopo_9_anni_la_fine_imarisio_corsera.pdf
thysenn_resta_un_gigante_senza_futuro_cravero_repubblica.doc

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