DIBATTITI NELL’OMBRA – M.Dellacqua facebook –

Sul profilo Facebook di Mario Dellacqua capita che circolino notizie di iniziative, valutazioni e proposte dibattute tra gli attivisti nei luoghi di lavoro, ma raramente esaminate negli organismi dirigenti ed  esecutivi. La recente raccolta di firme per i referendum sul lavoro (ripristino dell'art.18), per l'abolizione della legge Fornero che ha elevato l'età pensionabile e contro la legge 8  per la difesa del contratto nazionale da alcuni è ignorata, da altri è avversata, ma altri ancora la sostengono pur non appartenendo all'arco di forze sindacali e politiche promotrici. In questo dialogo con gli "Operai Liberi Fim Cisl" , così firmano i messaggi sul web, il nodo dell'unità d'azione torna al pettine, con le sue fatiche ingrate e la sua 'lacerante' necessità.

Operai Liberi FimCisl Anche noi abbiamo raccolto le firme per i referendum sul lavoro, anche se pensiamo non sia la strada giusta. La strada giusta è quella di riunire i lavoratori e operai e ritornare a lottare per cose concrete come i diritti!!, e non far fare decine di ore di sciopero per cose che non sei in grado di portare avanti, come qualcuno che dice di condividere i referendum e poi pensa di più a far girare le offese contro le altre organizzazioni e invece cerca di tenere bassa l'attenzione dell'opinione pubblica sui referendum, pur elevandosi a paladina della raccolta (comunque avete capito di chi stiamo parlando). Comunque ci fa piacere e ci rincuora sapere che anche tra di noi vi sono funzionari, delegati e iscritti liberi e pensanti!

Mario Dellacqua Sostengo questi referendum perchè penso possano essere usati come strumento di pressione sul Parlamento, sulle imprese e sugli stessi sindacati, per giungere a quell'unità di lotta che mi sembra muovere anche voi, indipendentemente dal sindacato di appartenenza, per una maggiore equità sociale, nei trattamenti lavorativi e pensionistici. Parola d'ordine potrebbe essere: pensioni minime mille euro, massime cinquemila. Tutto il resto in un grande fondo nazionale per la piena occupazione. Ciao e non perdiamoci di vista.

Operai Liberi FimCisl Sarei più per il ritorno ad una pensione all'80-90% degli ultimi stipendi versando come dici tu tutto in un fondo nazionale gestito dall'inps quello che già esiste per le piccole aziende non aderenti nè a fondapi nè a cometa dove però la liquidazione rimanga e non utilizzata per incrementare le pensioni da fame. Comunque caro Mario, anche noi qui vogliamo l'unità, ma ad ostacolalarla è sempre quella voglia di aumentare tessere, che porta sopratutto, dalla Fiom, l'attacco verso quei delegati anche forti ed autonomi e che si sacrificano per i colleghi delle altre organizzazioni appunto per la paura che i lavoratori seguano il delegato e abbandonino la Fiom, senza fregarsene se dopo questo delegato viene emarginato e eliminato anche in accordo con l'azienda.

Mario Dellacqua.  Hai depositato il seme dell'unità nel solco che hai arato con tanta fatica e poi devi scoprire che arrivano avvoltoi e cornacchie a mangiartelo deridendo la tua pazienza. Questo me lo hanno insegnato sindacalisti come Franco Gheddo, Alberto Tridente e Adriano Serafino che tuttavia negli anni '60 non hanno mai rinunciato ad operare per l'unità d'azione, mentre nell'immediato sarebbe stato più comodo ripiegare nella coltivazione protettiva e rassicurante del proprio orticello. Molto probabilmente ci sono molti attivisti della Fiom che nutrono la tua stessa aspirazione e che sono contraddetti dalle medesime delusioni. Devo riconoscere che ora è ancora più difficile trovare il modo di darsi la mano. Però, al posto tuo, nient'altro mi interesserebbe. Ciao.

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